Elogio di Rade Krunic. La Gazzetta dello Sport: "Calciatore anni '70, risolve problemi"

La risposta di Christian Pulisic a precisa domanda dice tutto: "Chi è il giocatore più intelligente della squadra? Rade Krunic". Un elemento ormai indispensabile per Stefano Pioli, un fedelissimo al quale il tecnico rossonero non rinuncia. Mezzala, centrale di un centrocampo a due, trequartista e adesso addirittura vertice basso della mediana. Una duttilità e una capacità di adattarsi uniche, che lo hanno reso un personaggio "di culto".

La Gazzetta dello Sport lo ritiene un po' "anni settanta": non ha "l'iper-atletismo dei ragazzi di oggi" ma è sempre al posto giusto e aiuta la squadra. Poco social, poco appariscente in campo ma sempre presente e utile. Indispensabile, al punto da rinunciare a un'allettante proposta presentata ad agosto dal Fenerbahce. Pioli ha pensato da subito al nuovo centrocampo così come lo vediamo oggi: Krunic al centro, Loftus-Cheek a destra e Reijnders a sinistra, con l'olandese ad impostare e agire da vero play e il bosniaco a svolgere compiti prettamente difensivi.

Un equilibratore che sa leggere le situazioni, tiene compatta la squadra e risolve problemi. Significativa la prestazione contro il Torino, dove ha annullato Vlasic. Parla poco ma si fa ascoltare da tutti ed è per questo che anche un personaggio straordinario come Zlatan Ibrahimovic lo teneva in grande considerazione. Dopo tre giornate di campionati i dubbi non ci sono già più, anche se ora arriveranno le partite importanti: il punto debole del Milan non è Rade Krunic.