Esposto sui conti dell'Inter da una fondazione di tifosi della Juve. Vaciago: "Serve chiarezza"
Un esposto da 61 pagine, indirizzato alla CoViSoC e alle Procure competenti, Milano e Roma. È quello presentato ieri dalla fondazione Fondazione Jdentità bianconera, ente no profit che si propone la difesa del mondo Juventus, e in questo caso mette nel mirino i conti dell'Inter. Nel documento, rilanciato ieri sui canali social della fondazione e ripreso oggi da Tuttosport in prima pagina, ci si domanda se la situazione societaria del club nerazzurro sia in linea con i requisiti di iscrizione al campionato.
Il fondamento alla base dell'iniziativa, che è improbabile possa portare a qualcosa di concreto, partirebbe dai dubbi legati al concetto di continuità aziendale che, almeno secondo chi ha presentato l'esposto, non si potrebbe considerare sufficiente. Inoltre si fa riferimento agli oneri finanziari del club, eccessivi - sempre secondo chi ha presentato l'esposto - rispetto al fatturato della società nerazzurra.
Sull'iniziativa, portata avanti da tifosi bianconeri, si è espresso anche Guido Vaciago, direttore del quotidiano torinese storicamente vicino alle questioni di casa Juve: "C’è un debito enorme, c’è un fondo di investimento, Oaktree, che si dice stia cercando un compratore e c’è una proprietà che da mesi non si palesa in Italia. Una situazione delicata nella quale ci si deve addentrare con molta cautela. Il calcio di oggi, a fronte di un giro di denaro sempre più enorme, ha coinvolto la grande finanza internazionale e perfino i fondi sovrani. Oggi può essere molto complesso comprendere chi garantisce per chi e con quali titoli. Ma va fatto, perché la norma della Figc (e dell’Uefa) che prevede un rigido controllo sulla “continuità aziendale” non è un capriccio burocratico, ma uno dei pilastri su cui si fonda la credibilità del sistema calcio".