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Le grandi trattative della Lazio - 2001, ecco Fiore: con Corradi salverà la Lazio dai debiti

Le grandi trattative della Lazio - 2001, ecco Fiore: con Corradi salverà la Lazio dai debitiTUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 28 aprile 2020, 18:30Serie A
di Riccardo Caponetti

Quando a neanche 20 anni, un allenatore come Nevio Scala ti dà la maglia da titolare (accanto a Zola, solo per dirne uno) nella finale di ritorno di Coppa Uefa contro la Juventus, vuol dire che sei un ragazzo speciale con un futuro radioso davanti a te. A maggior ragione se vinci questa competizione 4 anni più tardi, sempre da protagonista col Parma . Ecco, quando la Lazio nell'estate del 2000 compra Stefano Fiore - fresco dell'argento all'Europeo in Olanda giocato da protagonista - sa di investire su un giocatore di prima fascia e di sicuro avvenire. Anche se poi il resto della carriera, comunque di alto livello, non toccherà quei picchi che all'inizio ci si poteva immaginare.

L'accordo con l'Udinese prevede un anno di prestito in Friuli, così a Roma arriva nel 2001 insieme al suo compagno-amico Giannichedda. Sono anni difficili però per la Lazio che inizia il lento declino che porterà all'addio di Cragnotti e all'avvento nel 2004 del presidente Lotito, che salva la società dai tanti debiti (ancora oggi versa una rata al Fisco). Fiore diventa subito perno della Lazio tanto da scendere in campo 40, 46 e 47 volte nelle prime tre stagioni, arrivando a segnare anche 16 gol totali nel 2003-'04, quando diventa il capocannoniere della Coppa Italia vinta in finale contro la Juventus. È l'epilogo della sua avventura con il club biancoceleste, costretto in estate a venderlo - insieme a Corradi - al Valencia. "Andiamo per salvare la Lazio", dicono. Ed è la realtà, perché il loro trasferimento serve al presidente Lotito per estinguere il debito in essere con gli spagnoli, risalente alla maxi operazione Mendita del 2001 (più 4 milioni di euro che entrano a Formello). Un doppio addio di due beniamini dei tifosi, con cui il legame è forte ancora oggi, anche perché entrambi hanno deciso di vivere nella Capitale.

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