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Napoli, Calzona: "Ci sono meriti loro, ma anche tanti demeriti nostri. Siamo troppo fragili"

Napoli, Calzona: "Ci sono meriti loro, ma anche tanti demeriti nostri. Siamo troppo fragili"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
sabato 30 marzo 2024, 15:12Serie A
di Paolo Lora Lamia

L'allenatore del Napoli Francesco Calzona ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta casalinga per 0-3 contro l'Atalanta.

Quanto è mancato il Napoli e quanti sono i meriti dell'Atalanta?
"Ci sono meriti loro, ma anche tanti demeriti nostri. Siamo fragili quando non siamo in possesso della palla, poi riusciamo a creare abbastanza. Prima partita senza gol da quando ci sono io. Dobbiamo trovare più solidità difensiva, così non va bene".

La classifica come si può guardare?
"Le possibilità di andare in Champions si sono ridotte, ma dobbiamo guardare avanti, migliorare e cercare di vincere le partite. La matematica non ci condanna, ma le possibilità sono minime".

Tutto comincia da come si muovono gli attaccanti.
"Non è un problema di linea difensiva, ma di squadra. Se la pressione è singola e non di squadra, diventa difficile. Oggi non l'abbiamo fatto, ci vuole continuità. La fase difensiva deve essere organizzata e specialmente oggi l'abbiamo fatto troppo poco".

30 punti in meno dell'anno scorso.
"Quest'anno le vicissitudini le conosciamo tutti. 3 allenatori, chi è arrivato non è stato aiutato e avrebbe avuto bisogno di una situazione più lineare. Sono quelle annate che nascono in un certo modo e non possiamo fare niente".

Perché Raspadori a sinistra? Simeone ha alleggerito Osimhen.
"Raspadori si allena bene e mi dà garanzie, poi può fare non benissimo. Non credo che chi è entrato ha fatto meglio. Vorrebbe giocare più centrale, ma si adatta molto bene. Contento di Simeone, ma quando si cambia modulo abbiamo creato qualcosa ma nella confusione e diventiamo più vulnerabili".

Dove si esprime al meglio?
"Lui si sente una prima punta, me l'ha detto. Davanti abbiamo tre attaccanti e in mezzo gioca un giocatore del livello di Osimhen. Cambiare modulo porta il centrocampo a due, con Lobotka che deve coprire più campo e Anguissa che non è al meglio. Si cerca di dare più solidità e davanti viene sacrificato qualcuno, come Simeone che meriterebbe di giocare di più".

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