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TMW - Caso Balotelli, Brescia infastidito dalle parole di Raiola. Ma nessuna replica

TMW - Caso Balotelli, Brescia infastidito dalle parole di Raiola. Ma nessuna replica TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 12 giugno 2020, 16:38Serie A
di Patrick Iannarelli

La lettera di licenziamento sembrava aver chiuso tutto. La battaglia, però, è appena iniziata: proseguono i botta e risposta tra il Brescia e Mario Balotelli, dopo la messa in mora della società da parte del giocatore. Nelle ultime ore SuperMario ha inviato una diffida per il mancato pagamento dello stipendio relativo al mese di marzo e nel frattempo Mino Raiola è sceso in campo per rispondere al legale del club bresciano Mattia Grassani.

Balotelli è stato accusato di inviare le varie comunicazioni dopo le 20.00, impendendo così alla società di avere un margine di manovra. Pronta la risposta di Raiola: "Ma Grassani è il nuovo addetto stampa del Brescia Calcio? Mi sembra voglia fare i processi sui giornali invece che davanti ai tribunali. Ma la verità emergerà. Il problema è che il Brescia lo fa allenare da solo alle 19. È normale che scriva le mail dopo le 20 quando torna a casa e si rende conto che lo stanno discriminando".

Discriminazioni e tamponi non effettuati - Il procuratore di Balotelli non si è tirato di certo indietro e ha rincarato la dose: "A me risulta che il Brescia sia l’unica società di Serie A che non ha ancora fatto fare il tampone a un proprio calciatore". Ennesima stoccata in una storia praticamente infinita. Dopo il licenziamento e l'episodio di martedì - con l'allontanamento del calciatore dal campo di Torbole - sono arrivati i soliti attacchi frontali. Balotelli non vuole allenarsi lontano dal gruppo, ma ormai sembra essere troppo tardi per eventuali ripensamenti. Per quanto riguarda la faccenda dei tamponi Balo ha confermato il tutto sui social: stando a quanto riportato sia dall'attaccante che dal suo agente il Brescia non ha effettuato i vari test obbligatori.

La posizione della società - La risposta da parte del club di via Solferino non si è fatta attendere. La posizione è chiara, l'attacco da parte di Raiola serve soltanto a mettere in difficoltà il gruppo. Il presidente Cellino e lo staff tecnico - stando a quanto filtra dagli ambienti societari - non accettano le accuse, visto anche il lavoro svolto per permettere ai giocatori di allenarsi in piena sicurezza. Attacchi rispediti immediatamente al mittente e momentanea quiete, in attesa della nuova tempesta.

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