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Un gioiello di Maldini ferma la striscia positiva del Cagliari

Un gioiello di Maldini ferma la striscia positiva del CagliariTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
domenica 17 marzo 2024, 08:15Serie A
di Giancarlo Cornacchia

Nel difficile campo del Monza, il Cagliari di Claudio Ranieri è andato alla ricerca del quinto risultato utile di fila. In una gara modesta, povera di spunti di interesse, è bastato un lampo di genio di Daniel Maldini, buon sangue non mente, a spezzare un equilibrio che avrebbe, con tutta probabilità, portato al nulla di fatto. Il tecnico rossoblù ha dovuto fare i conti con le tante assenze, con quelle di Mina e Gaetano che hanno pesato e non poco sull'economia della gara.

COMPATTI E CONCENTRATI. Il Cagliari è entrato in campo con discreto atteggiamento e compattezza difensiva con il polacco Wieteska che ha fronteggiato il gigante Djuric, mentre Dossena si occupava del figlio d'arte. Sulla destra Zappa faticava contro l'effervescente Mota. In attacco Lapadula e Shomurodov si sono prodigato in un instancabile lavoro di pressing, recupero e raccordo, coadiuvati da Nandez sulla fascia destra e uno spento Jankto dall'altra. Poche le occasioni da goal (il borsino reciterà 0 tiri in porta), con Lapadula che ha fatto la barba al palo su calcio di punizione. Palladino, dal canto suo, ha assunto un atteggiamento del cosiddetto attacco intelligente: poche sortite offensive, ma martellanti. Scuffet ha detto no allo stesso Mota prima di capitolare sulla splendida punizione di Maldini, nata da un errore di controllo di Deiola che, nel goffo tentativo di recuperare la palla, ha commesso il fallo decisivo.

LA MUSICA NON CAMBIA NELLA RIPRESA. Ranieri chiama subito due cambi: Prati per Makoumbou e Gaetano per Jankto. L'intento è quello di dare al centrocampo più geometrie e profondità. Ma Palladino rispondeva con una ferrea marcatura sul giovane play, estromettendo, di fatto, da qualsiasi ragionamento il centrocampo rossoblù. La musica non cambiava per un Cagliari che ha messo la buona volontà, ma senso il dovuto costrutto. L'unico pericolo per Di Gregorio arriva da una conclusione di Deiola dal limite, pericolosamente deviata da un difensore. Il Monza ha sfiorato il raddoppio in contropiede e solo l'egoismo di Colombo ed i guantoni di Scuffet lo hanno impedito. Ranieri ha provato anche inserendo il resto del potenziale offensivo (Viola ed il giovanissimo Kingstone), ma la porta del Monza è rimasta illibata. Ora la sosta consentirà ai rossoblù di ricaricare le pile e, soprattutto, di recuperare gli infortunati per il tiratissimo finale di campionatoi.

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