Monza, dopo la retrocessione ora c'è un nuovo futuro da scrivere

Conclusa la stagione con una tristissima (e anticipata) retrocessione in Serie B dopo tre stagioni consecutive in A, ora ciò che conta è il futuro del Monza inteso come società. Il passaggio fondamentale infatti sarà capire se già verso la fine di maggio e i primi di giugno ci sarà la cessione da parte della Fininvest a uno dei gruppi che hanno manifestato l'interesse nell'acquistare la proprietà del club.

From USA Alcuni dei possibili nuovi investitori sono americani, gruppi che hanno intravisto nel Monza l'opportunità di riportare e mantenere a determinati livelli una squadra che nonostante il ritorno in B ha saputo crearsi un certo indotto arrivando a guadagnare pure un determinato appeal. Inoltre possiede anche delle strutture di proprietà come il centro sportivo di Monzello, la casa del club voluta fortemente dal Presidente Silvio Berlusconi e reso un luogo moderno e funzionale grazie anche al lavoro e alla visione dell'amministratore delegato Adriano Galliani. Il suo ruolo e la sua figura resta sempre centrale, tanto che l'altro snodo importante è legato alla presenza o meno all'interno di un eventuale nuovo organigramma.

Una squadra in scadenza A prescindere da chi ne assumerà la direzione e la proprietà, il Monza è una squadra da ricostruire. Il che può rappresentare un grande vantaggio per ricominciare un nuovo ciclo e abbassare ulteriormente i costi. Una sorta di carta bianca insomma, su cui scrivere una storia diversa rispetto al passato. Fra calciatori in scadenza al 30 giugno e altri giocatori che finiranno il periodo trascorto in prestito resteranno solamente quei pochi di proprietà del club. Si va verso dunque un anno zero. Una rivoluzione necessaria per guardare al futuro con un rinnovato ottimismo.