
Cittadella, Marchetti: “Situazione dura da accettare. Dal Canto sta dando tutto”
Il direttore generale del Cittadella Stefano Marchetti ha rilasciato alcune dichiarazioni al Gazzettino di Padova, facendo il punto sulla delicata situazione della squadra veneta:
SULLA STAGIONE
“Per come vivo io questo mestiere è durissima accettare la situazione. Ma se ci crediamo davvero, il miracolo si può fare. Questo non è più il tempo delle parole, bensì dei fatti. Ho sentito fin troppe volte dire “ci credo ancora”. Le parole non servono, anche perché ne abbiamo ascoltate tantissime in queste settimane e mesi. Se davvero vogliamo salvarci, dobbiamo dimostrarlo sul campo. Lotta, coraggio, testa: senza questo, si scende”.
DAL CANTO
“Dal Canto sta dando tutto quello che può, esattamente come prima di lui anche Edoardo Gorini. A Cittadella il tecnico è una parte di un ingranaggio funzionale alla macchina, ma non il motore. Come ho detto prima, mi aspettavo di più da tutti. In primis da parte mia e continuo a dire che le colpe di questa situazione sono mie. Lo credo ora e lo crederò anche alla fine del campionato, qualunque siano i risultati”.
DIAW
“Diaw è probabilmente il più grande rimpianto. Averlo o non averlo sta facendo tutta la differenza del caso. Conosco Davide benissimo, come uomo e come calciatore. È tornato a Cittadella con motivazione ed ottimi propositi, era un giocatore che poteva darci molto. Per le condizioni in cui è arrivato, contavamo che potesse giocare nel giro di dieci giorni. Mi fa male non sia mai stato a disposizione e spero non sia determinante. Con Diaw in condizioni normali, e Okwonkwo come oggi, avevamo sulla carta punte in grado di dire la loro in questa categoria”.
SULLA STAGIONE
“Per come vivo io questo mestiere è durissima accettare la situazione. Ma se ci crediamo davvero, il miracolo si può fare. Questo non è più il tempo delle parole, bensì dei fatti. Ho sentito fin troppe volte dire “ci credo ancora”. Le parole non servono, anche perché ne abbiamo ascoltate tantissime in queste settimane e mesi. Se davvero vogliamo salvarci, dobbiamo dimostrarlo sul campo. Lotta, coraggio, testa: senza questo, si scende”.
DAL CANTO
“Dal Canto sta dando tutto quello che può, esattamente come prima di lui anche Edoardo Gorini. A Cittadella il tecnico è una parte di un ingranaggio funzionale alla macchina, ma non il motore. Come ho detto prima, mi aspettavo di più da tutti. In primis da parte mia e continuo a dire che le colpe di questa situazione sono mie. Lo credo ora e lo crederò anche alla fine del campionato, qualunque siano i risultati”.
DIAW
“Diaw è probabilmente il più grande rimpianto. Averlo o non averlo sta facendo tutta la differenza del caso. Conosco Davide benissimo, come uomo e come calciatore. È tornato a Cittadella con motivazione ed ottimi propositi, era un giocatore che poteva darci molto. Per le condizioni in cui è arrivato, contavamo che potesse giocare nel giro di dieci giorni. Mi fa male non sia mai stato a disposizione e spero non sia determinante. Con Diaw in condizioni normali, e Okwonkwo come oggi, avevamo sulla carta punte in grado di dire la loro in questa categoria”.
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