
Juve Stabia, Thiam: "L'obiettivo era la salvezza, ora vogliamo arrivare lontano ai play off"
"Abbiamo fatto una piccola impresa. A inizio stagione, da neopromossi, il nostro obiettivo era la salvezza. Ci siamo fatti questo regalo e ora vogliamo arrivare più lontano possibile. Prima però ci sono le ultime due partite di campionato, siamo concentrati". Il portiere della Juve Stabia Demba Thiam parla così a Gazzetta.it del cammino della squadra campana che ha conquistato, da neopromossa, un posto nei play off per la promozione in Serie A: “Li affronteremo senza ansia, non abbiamo nulla da perdere, il mister è un perfezionista e prepara le partite in maniera dettagliatissima. - prosegue Thiam - Il gioco spesso parte da me, quando posso, mi piace impostare. Ma non sono un calciatore ossessionato da classifiche, dati, statistiche".
Spazio poi al futuro e al sogno di raggiungere la finale dei play off: “L’anno scorso eravamo sfavoriti e abbiamo vinto il campionato. Quest’anno puntavamo la salvezza e siamo arrivati ai play off. Chi lo dice che non possiamo raggiungere la finale? Noi continuiamo a correre".
Thiam poi si sofferma sul fatto che nella scorsa stagione è stato a lungo il portiere meno battuto d’Europa: “Viviamo categorie diverse, pensavo soltanto a me stesso ed evitavo di leggere gli articoli. - conclude il senegalese parlando del suo idolo -Peter Cech, sognavo di diventare un campione e di giocare in Europa. Nel mio paese frequentavo una piccola scuola calcio, passavo tutta la giornata ad allenarmi. La mia famiglia ha fatto tanti sacrifici per consentirmi di studiare, ma i libri non mi piacevano. E nel 2013, a 15 anni, sono arrivato in Italia".
Spazio poi al futuro e al sogno di raggiungere la finale dei play off: “L’anno scorso eravamo sfavoriti e abbiamo vinto il campionato. Quest’anno puntavamo la salvezza e siamo arrivati ai play off. Chi lo dice che non possiamo raggiungere la finale? Noi continuiamo a correre".
Thiam poi si sofferma sul fatto che nella scorsa stagione è stato a lungo il portiere meno battuto d’Europa: “Viviamo categorie diverse, pensavo soltanto a me stesso ed evitavo di leggere gli articoli. - conclude il senegalese parlando del suo idolo -Peter Cech, sognavo di diventare un campione e di giocare in Europa. Nel mio paese frequentavo una piccola scuola calcio, passavo tutta la giornata ad allenarmi. La mia famiglia ha fatto tanti sacrifici per consentirmi di studiare, ma i libri non mi piacevano. E nel 2013, a 15 anni, sono arrivato in Italia".
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