
Pisa, Corrado: "Stabilità la cosa più importante. Cerchiamo di essere all'altezza della città"
“Volevo ringraziare una persona in particolare, mio figlio Giovanni che è stato straordinario. Oggi purtroppo non può essere qui perché è all’ospedale per i troppi festeggiamenti, ma non preoccupatevi sta bene”. Il presidente del Pisa Giuseppe Corrado ha parlato così questa mattina durante la premiazione della squadra da parte del Comune toscano: “Il percorso dei precedenti al nostro arrivo era stato molto travagliato, a un fallimento pesantissimo ne è seguito un altro con la società che si barcamenava in situazioni molto complicate. - prosegue il numero uno come riporta Sestaporta.news- Noi abbiamo riconosciuto subito il valore del brand Pisa, una delle valutazioni che io e mio figlio stavamo facendo in quel periodo per poter fare un progetto di calcio. Il calcio di oggi non è quello di 30-40 anni fa, oggi le società gestiscono anche problematiche commerciali e non solo che una volta non c’erano”.
Corrado senior fa poi un excursus storico: “Fino al ‘90 infatti c’erano squadre che potevano competere anche per lo Scudetto come Verona e Sampdoria, dopo invece c’è stata un’alternanza delle solite note, questo perché già allora il calcio stava cambiando per arrivare a ciò che è oggi. - prosegue il presidente – La mia promessa, il mio impegno, era quello di poter far avere a Pisa una squadra degna di questo nome. Il primo anno era necessario fare pulizia, poi abbiamo passato due anni in Serie C e da anni siamo in pianta stabile in Serie B. Questo è più di quanto fatto negli ultimi 34 anni. Lavorando bene, con impegno, siamo riuscito a raggiungere il grande obiettivo che è la Serie A. È stato come il lavoro del contadino, con amore, coltivando il nostro terreno. La capacità di una società è anche quella di far capire che i momenti possono variare, ma la cosa più importante è la stabilità”.
Spazio poi a uno guardo sul futuro: “Tante società importanti, anche all’estero, ci stanno lusingando, dicendoci che prima o poi verranno a giocare a Pisa. Oggi siamo una società riconosciuta di una città importantissima, una città che si prestava perfettamente al nostro progetto fra le Università d’eccellenza, l’aeroporto, è la culla della cultura e della medicina. Stiamo cercando di essere all’altezza della città anche noi”.
Corrado senior fa poi un excursus storico: “Fino al ‘90 infatti c’erano squadre che potevano competere anche per lo Scudetto come Verona e Sampdoria, dopo invece c’è stata un’alternanza delle solite note, questo perché già allora il calcio stava cambiando per arrivare a ciò che è oggi. - prosegue il presidente – La mia promessa, il mio impegno, era quello di poter far avere a Pisa una squadra degna di questo nome. Il primo anno era necessario fare pulizia, poi abbiamo passato due anni in Serie C e da anni siamo in pianta stabile in Serie B. Questo è più di quanto fatto negli ultimi 34 anni. Lavorando bene, con impegno, siamo riuscito a raggiungere il grande obiettivo che è la Serie A. È stato come il lavoro del contadino, con amore, coltivando il nostro terreno. La capacità di una società è anche quella di far capire che i momenti possono variare, ma la cosa più importante è la stabilità”.
Spazio poi a uno guardo sul futuro: “Tante società importanti, anche all’estero, ci stanno lusingando, dicendoci che prima o poi verranno a giocare a Pisa. Oggi siamo una società riconosciuta di una città importantissima, una città che si prestava perfettamente al nostro progetto fra le Università d’eccellenza, l’aeroporto, è la culla della cultura e della medicina. Stiamo cercando di essere all’altezza della città anche noi”.
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