
Sampdoria, Manfredi: "Il club era in condizioni disastrose. B o C, continueremo a investire"
In una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi ha fatto il punto sul percorso intrapreso dal club, tra bilanci, prospettive future e le sfide affrontate fuori dal campo.
Presidente, che situazione ha trovato al suo arrivo due anni fa?
"La società era in condizioni disastrose. I tifosi lo sanno: i risultati negativi derivano anche da scelte sbagliate che ci assumiamo in pieno. Ma fuori dal campo è stato fatto un lavoro enorme, e ce n’è ancora tanto da fare".
Cosa succederà in caso di permanenza in Serie B o di retrocessione?
"Andremo avanti comunque, continuando a investire. Ovviamente, è nostra responsabilità prepararci a ogni scenario, per questo abbiamo predisposto due piani operativi distinti in base all’esito sportivo".
Il primo azionista Joseph Tey ha investito oltre 100 milioni di euro. Qual è la situazione economica attuale?
"Abbiamo scelto da subito la strada della trasparenza, a differenza di altri fondi. Un progetto di questo tipo richiede solidità economica e finanziaria: l’avevamo all’inizio e l’abbiamo ancora. Il bilancio al 31 dicembre 2024 si è chiuso con una perdita di 40,6 milioni, ma la Samp è una società in salute".
Che ruolo ha avuto Roberto Mancini nel nuovo corso blucerchiato?
"Con lui c’è un dialogo continuo. In un momento delicato, avevo bisogno che la squadra ritrovasse identità e superasse le paure. Mancini ci ha dato consigli importanti e ci ha ispirato a valorizzare il cuore blucerchiato di chi ha scritto la storia di questa maglia"
Il suo sogno per la Sampdoria?
"Restituire dignità, stabilità e orgoglio a questo club. Voglio rivedere Marassi pieno, una squadra che lotta e fa emozionare i suoi tifosi. Ma sogno anche una società seria, solida e rispettata, costruita con metodo, competenza e passione. Una Sampdoria che metta al centro la maglia e cresca i suoi giovani nel modo giusto".
Presidente, che situazione ha trovato al suo arrivo due anni fa?
"La società era in condizioni disastrose. I tifosi lo sanno: i risultati negativi derivano anche da scelte sbagliate che ci assumiamo in pieno. Ma fuori dal campo è stato fatto un lavoro enorme, e ce n’è ancora tanto da fare".
Cosa succederà in caso di permanenza in Serie B o di retrocessione?
"Andremo avanti comunque, continuando a investire. Ovviamente, è nostra responsabilità prepararci a ogni scenario, per questo abbiamo predisposto due piani operativi distinti in base all’esito sportivo".
Il primo azionista Joseph Tey ha investito oltre 100 milioni di euro. Qual è la situazione economica attuale?
"Abbiamo scelto da subito la strada della trasparenza, a differenza di altri fondi. Un progetto di questo tipo richiede solidità economica e finanziaria: l’avevamo all’inizio e l’abbiamo ancora. Il bilancio al 31 dicembre 2024 si è chiuso con una perdita di 40,6 milioni, ma la Samp è una società in salute".
Che ruolo ha avuto Roberto Mancini nel nuovo corso blucerchiato?
"Con lui c’è un dialogo continuo. In un momento delicato, avevo bisogno che la squadra ritrovasse identità e superasse le paure. Mancini ci ha dato consigli importanti e ci ha ispirato a valorizzare il cuore blucerchiato di chi ha scritto la storia di questa maglia"
Il suo sogno per la Sampdoria?
"Restituire dignità, stabilità e orgoglio a questo club. Voglio rivedere Marassi pieno, una squadra che lotta e fa emozionare i suoi tifosi. Ma sogno anche una società seria, solida e rispettata, costruita con metodo, competenza e passione. Una Sampdoria che metta al centro la maglia e cresca i suoi giovani nel modo giusto".
Altre notizie
Ultime dai canali






Primo piano