Al Ain, l'emozione di Zabala: "Un sogno sfidare la Juventus. Conceicao? Rispetto, non paura"

Nella notte italiana fra mercoledì e giovedì la Juventus di Tudor farà il proprio esordio contro l'Al Ain. Facundo Zabala, terzino in forza alla squadra degli Emirati Arabi Uniti, è intervenuto in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com per raccontarci le sue emozioni nell'affrontare questo torneo ed in particolare i bianconeri all'esordio.
Che sensazioni hai per questo Mondiale per Club? A cosa puntate?
"Giocare un Mondiale per Club è impressionante, per tutti noi è un sogno, qualcosa di unico. Un giocatore si prepara sempre per raggiungere il massimo, poi ovviamente spera che vada tutto per il verso giusto. Il nostro obiettivo è quello di essere all'altezza delle grandi squadre che ci saranno a questo torneo. Ci sono i migliori giocatori e le migliori squadre del mondo, sono felice di esserci anche io".
Che tipo di partita ti aspetti contro la Juventus?
"Sarà una partita molto difficile contro una squadra che, per i giocatori di alto livello che ha, probabilmente ci attaccherà molto. Noi dovremo ascoltare il nostro allenatore, cercando di essere ordinati e di sfruttare le nostre occasioni, cercando di colpire al momento giusto e fare la differenza".
Avrai una battaglia da fare in fascia. Hai un certo timore per giocatori come Conceicao che potresti ritrovarti davanti?
"Paura mai, rispetto sempre. Perché parliamo di giocatori di classe mondiale. In questo tipo di partite la concentrazione deve essere sempre al massimo, qualunque sia il rivale. In campo siamo tutti esseri umani che provano a dare il massimo, quindi il timore non può esistere".
Sei arrivato molto giovane in Italia, al Venezia. Che ricordi hai del nostro calcio?
"Sì, quando sono arrivato al Venezia ero un po' più piccolo, di 3 anni/3 anni e mezzo rispetto ad ora. Oggi mi sento molto più maturo, ho appreso molte conoscenze in più del calcio. Non è stato il passo che mi aspettavo di fare, nel senso che nella mia testa speravo di riuscire a fare molti più minuti in campo, ma anche lì ho imparato molte cose giocando con calciatori di alto livello. Cose che ancora oggi mi servono molto".
Ti piacerebbe tornarci, in Italia?
"Tornare in Italia mi piacerebbe molto, perché è una rivincita personale che sento di voler avere dentro di me. Il calcio italiano se non è il migliore, è sicuramente fra i migliori al mondo. Spero quindi di poterci tornare in futuro avendo la fortuna che mi è mancata quando sono stato al Venezia".
Cosa significa per te il Rosario Central?
"Il Central è la mia vita. Quando ero piccolo sono cresciuto lì da quando avevo sei anni, mi hanno insegnato tutto ed ho un sentimento molto grande verso questo club. Pur avendo fatto tutta la trafila delle giovanili, ho lasciato il club prima di poter esordire in prima squadra e questo è uno dei sogni che ancora mantengo. Ci penso quasi tutti i giorni della mia vita. Vorrei compiere questo sogno".
Anche perché ora lì c'è un certo Di Maria, che è tornato...
"Vedere Di Maria con la nostra maglia è una cosa che fa sognare, a me come a tutti i tifosi. Avere un giocatore come lui nella nostra squadra, uno dei migliori della storia del calcio argentino ed uno dei migliori al mondo, beh... spero che possa dimostrare tutta la sua classe anche da noi, non ho dubbi che lo farà regalando gioia a noi tifosi. Sono molto contento e ribadisco: spero un giorno di vestire anche io la maglia del Rosario Central che è uno dei sogni più grandi che ho".
