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Venezia, Antonelli: "Le ultime due gare siano d'esempio". Poi parla dei rinnoviTUTTO mercato WEB
ieri alle 14:32Serie B
di Luca Bargellini

Venezia, Antonelli: "Le ultime due gare siano d'esempio". Poi parla dei rinnovi

Domani per il Venezia è in programma la gara contro il Cesena sul prato del 'Penzo', valida per la 4ª giornata del campionato di Serie B. A dispetto del consueto prepartita che prevede la conferenza stampa di Giovanni Stroppa, oggi in casa lagunare ha preso la parola il direttore sportivo Filippo Antonelli. Ecco uno stralcio delle dichiarazioni raccolte da TuttoVeneziaSport: "Il Venezia ha un progetto ambizioso e abbiamo voluto regalare anche quest'anno una squadra competitiva per gli obiettivi. La nostra sfida non si basa solo sui sogni ma anche su quello che è il nostro progetto, fatto di equilibri economici e sostenibilità, una visione che la società sta abbracciando da tanto tempo. All'interno di questa visione ci sono io con il mio management, cercando di costruire una squadra forte restando nei confini finanziari e questo a volte ve lo garantisco non è facile. Siamo animati da motivazione pura, quindi ancora una volta noi saremo uniti come squadra, tifosi e stampa, se ci riusciremo avremo i nostri superpoteri nell'Unione che ci permette di affrontare le sfide più difficili. Abbiamo affrontato il mercato con programmazione, con condivisione sia con la proprietà che con mister Stroppa, abbiamo costruito una squadra che penso competitiva per tutto il campionato, che può essere esaltata da un tecnico esperto, un allenatore preparato, ambizioso, vincente, che sta facendo di tutto per focalizzarsi sulla crescita dei ragazzi. La squadra è quarta in ordine di gioventù in campionato. Dovremo essere ancora più pronti, affamati, insaziabili, credo che il Venezia non sia favorita, non ci sentiamo favoriti, non ci bastano i complimenti ricevuti, le ultime due gare sono state da lezione per noi, quando c'è qualcosa che non va non bisogna demoralizzarsi ma dev'essere un'esperienza, la Serie B è una maratona, squadre che lottano anche per obiettivi diversi non molleranno di un centimetro. Sul mercato Venezia non è stata terra di conquista per nessuno, i ragazzi che sono andati via hanno generato valore per il presente e per il futuro, sono andati via quando lo abbiamo deciso noi e alle nostre condizioni, i ragazzi rimasti sono rimasti perché convinti del progetto, legati alla città e alla tifoseria, con i nuovi arrivati ci siamo fin da subito come una famiglia, per me Venezia non è una categoria, è un progetto, una visione, un popolo unito. Tutti i ragazzi rimasti non hanno mai mostrato insofferenze o richieste particolari, assolutamente no. Conosciamo bene questo aspetto, ci siamo già passati, chi è rimasto è rimasto perché legato al progetto e si sente parte del progetto. Poi chiaramente c'è la Serie B con le sue insidie e le sue trappole, va affrontata non da favoriti ma affamati e con grinta, altrimenti puoi avere brutte sorprese". Spazio, poi, ad un punto della situazione sui rinnovi: "Abbiamo in scadenza Busio, Lella, Svoboda, Haps, Grandi e Sverko. Stiamo trattando con gli agenti, ogni situazione ha la sua tempistica ma entro gennaio le affronteremo tutte, non vogliamo ripetere una situazione come quella di Zampano. Se non ci sarà la definizione di un accordo si deciderà tutti insieme cosa fare". Infine il dirigente dei veneti è tornato a parlare delle cessioni di Jay Idzes al Sassuolo e Hans Nicolussi Caviglia alla Fiorentina: "Se c'è la volontà del giocatore e la giusta condizione economica sono predisposto a fare l'operazione, sia Nicolussi Caviglia che Idzes avevano espresso la volontà di andare, non sono sorpreso perché c'è l'ambizione personale, la fama. Idzes ha fatto un percorso con noi, il Sassuolo ha portato un'offerta importante a noi e a lui, la sua volontà era di giocare in Serie A. Per Nicolussi Caviglia abbiamo rifiutato un'offerta a gennaio del Milan, è arrivata la Fiorentina che fa le coppe europee, non so quanto trattenere il ragazzo davanti a queste proposte fosse conveniente, ho provato a trattenere il giocatore, E' stata una decisione presa da una volontà che poteva penalizzare noi e il ragazzo, quindi abbiamo accettato alle nostre condizioni, fino alla fine abbiamo battagliato per ottenere il massimo".