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TMW RADIO - Ballotta: “Modena, bravi allenatore e società nella gestione delle difficoltà”
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Piazza Affari con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci -
Ospiti: Marco Ballotta
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L’ex portiere Marco Ballotta ha parlato ai microfoni di TMW Radio, durante la trasmissione Piazza Affari, per analizzare alcuni temi inerenti al campionato di Serie B.
Modena ad un soffio dai playoff, che bilancio fai della stagione?
“Per una neopromossa non è certo una stagione da poco. Sono stati bravi allenatore e società a gestire i momenti iniziali di difficoltà. L’obiettivo a bocce ferme era la salvezza, tant’è che la squadra non era comunque stata costruita per arrivare in alto. I playoff sarebbero stati una soddisfazione, ma come primo anno di Serie B si può comunque essere soddisfatti
La forza economica della società può permettere di progettare il futuro?
“È la proprietà ideale, modenese e di futuro affidamento. La scelta è stata indicatissima, perché conoscendo personalmente i Rivetti posso dire che, aldilà di un cospicuo capitale, hanno anche la capacità di investire bene”.
Sul Parma ai playoff invece?
“Ce la potrebbe fare. Per tutta la stagione c’è stato un rendimento un po’ altalenante, ma nelle ultime settimane si è vista più continuità. I giocatori di livello ci sono e nelle grandi partite possono dare il meglio di loro. I playoff sono un po’ un terno al lotto e per la qualità bisognava puntare ai primi due posti.
Ora si affronterà una tra Cagliari e Venezia, che per quanto abbiano avuto percorsi differenti sono entrambe più o meno sullo stesso livello. Difficile preferirne una. Anche dall’altra parte Reggina-Sudtirol sarà una gara ostica”.
Il portiere che ti è piaciuto di più in questa B?
“Forse Caprile è quello che mi ha fatto più spalancare gli occhi. In A anche ne abbiamo tanti italiani. Sono molto contento in particolare per Meret, che ha dimostrato il proprio valore”.
Modena ad un soffio dai playoff, che bilancio fai della stagione?
“Per una neopromossa non è certo una stagione da poco. Sono stati bravi allenatore e società a gestire i momenti iniziali di difficoltà. L’obiettivo a bocce ferme era la salvezza, tant’è che la squadra non era comunque stata costruita per arrivare in alto. I playoff sarebbero stati una soddisfazione, ma come primo anno di Serie B si può comunque essere soddisfatti
La forza economica della società può permettere di progettare il futuro?
“È la proprietà ideale, modenese e di futuro affidamento. La scelta è stata indicatissima, perché conoscendo personalmente i Rivetti posso dire che, aldilà di un cospicuo capitale, hanno anche la capacità di investire bene”.
Sul Parma ai playoff invece?
“Ce la potrebbe fare. Per tutta la stagione c’è stato un rendimento un po’ altalenante, ma nelle ultime settimane si è vista più continuità. I giocatori di livello ci sono e nelle grandi partite possono dare il meglio di loro. I playoff sono un po’ un terno al lotto e per la qualità bisognava puntare ai primi due posti.
Ora si affronterà una tra Cagliari e Venezia, che per quanto abbiano avuto percorsi differenti sono entrambe più o meno sullo stesso livello. Difficile preferirne una. Anche dall’altra parte Reggina-Sudtirol sarà una gara ostica”.
Il portiere che ti è piaciuto di più in questa B?
“Forse Caprile è quello che mi ha fatto più spalancare gli occhi. In A anche ne abbiamo tanti italiani. Sono molto contento in particolare per Meret, che ha dimostrato il proprio valore”.
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