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INTERVISTA TC - Ciccone: "Nel C sarà lotta a due tra Catania e J.Stabia"TUTTO mercato WEB
Michele Ciccone
mercoledì 16 gennaio 2019, 19:00Interviste TC
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

INTERVISTA TC - Ciccone: "Nel C sarà lotta a due tra Catania e J.Stabia"

Michele Ciccone, direttore sportivo di grande esperienza con un passato in Serie B al Bari e reduce dall'ottima stagione alla Carrarese dove ha posto le basi per il campionato di vertice attuale, è intervenuto ai microfoni di TuttoC.com per commentare le trattative di mercato e come queste trasformeranno le squadre di Serie C, tra sorprese e delusioni.

Direttore, quali sono secondo lei le squadre che si stanno muovendo meglio in questa sessione di mercato invernale?
"Su tutte sicuramente il Monza, che ha fatto gli acquisti più importanti ed interessanti. E' una delle società che ha le velleità più rilevanti di riconquistare posti di rilievo in questo campionato. Il Piacenza trovo sia una delle pretendenti nel Girone A, ma non scarterei la Carrarese che mi sembra si stia muovendo bene sul mercato per completare i tasselli, anche se hanno già una buona rosa, visto il pregresso della scorsa stagione, quando insieme a Berti ho lavorato in un modo consono alle esigenze dell'allenatore Baldini. Anche il Pisa si sta muovendo bene, ma non lo scopro certo io essendo una grossa piazza, con un blasone alle spalle non indifferente".

Chi invece l'ha delusa di più?
"Per quello che si sta sentendo di questi tempi, ci sono alcune società che non possono muoversi in quanto devono sostituire la fideiussione. Senza contare il Pro Piacenza che secondo me oramai non ha più speranze. E qui ci sarebbe da fare una parentesi sul passaggio di proprietà da Burzoni all'attuale proprietario, quando ci sarebbe stato un candidato più serio all'acquisto della società rossonera, in possesso di tutte le garanzie del caso. Ma è stato preferito l'attuale proprietario e si sono visti i risultati negativi. Sempre a proposito di delusioni, parlerei dell'Alessandria. O meglio mi sarei aspettato si proseguisse sulla linea intrapresa nelle scorse stagioni invece si sono fatte scelte differenti. Avevano un organico di tutto rispetto, mentre quest'anno si sono caratterizzati per alcune battute d'arresto di troppo. Hanno comunque D'Agostino che è un buon allenatore".



Restando nel Girone A, cosa ne pensa invece dell'esperimento delle squadre B? Una sola iscrizione, quella della Juventus U23 e il presidente federale Gravina che proprio ieri ha parlato ai colleghi de La Gazzetta dello Sport della chiusura del progetto, in quanto non è quello che aveva pensato lui.
"Le seconde squadre hanno una finalità ben precisa, ma il presidente Gravina ha i suoi buoni motivi per fare quel tipo di affermazioni. Non mi esprimo di più perché sono consapevole che come ogni esperimento ha dei pro e dei contro. Se loro però ritengono opportuno bocciarle ben venga".

Sul Girone B quali sono le sue valutazioni?
"Ho visto che la Sambenedettese si è ripresa alla grande con Fusco che sta facendo un buon lavoro, unitamente all'allenatore Roselli. Auguro loro tutto il bene perché so che Fusco è un uomo di calcio che sa fare bene il suo lavoro, così come aveva fatto già allo Spezia negli anni scorsi. La Sambenedettese è una candidata a risalire la china. San Benedetto sappiamo che è una grossa piazza, con una società solida con un presidente come Fedeli. I presupposti ci sono tutti. Mentre il Sudtirol e la Feralpisalò mi sembrava si fossero organizzate bene, anche a livello di singoli, ma stanno tentennando un po', alternano risultati buoni a meno buoni. Poi non si può non citare il Pordenone che sta facendo un ottimo campionato, ma anche la stessa Triestina: sono squadre con organici di tutto rispetto".

Come vede invece il Girone C?
"Catania e Juve Stabia su tutte: la lotta sarà tra loro due. La società etnea si sta muovendo con altri 2-3 acquisti e penso che alla fine dirà la sua. Le Vespe già avevano un ottimo organico, lo hanno confermato e stanno lavorando benissimo, potendo ambire al risultato finale. Tenendo comunque conto delle avversarie, il già citato Catania, ma anche probabilmente il Catanzaro. Qui la delusione totale è stata la Casertana: ha fatto acquisti di grido, giocatori che conosco bene, ma non hanno rispettato le aspettative e neanche le ambizioni societarie. Gente come Vacca, Floro Flores, Castaldo è di categoria superiore e per questo ne sono rimasto molto deluso".

Collegandomi a questo suo discorso sul fatto che i nomi di livello non fanno la squadra, non potrebbe andare incontro allo stesso problema anche il Monza, che lei ha citato come società che si sta muovendo bene sul mercato? La rivoluzione di una squadra a gennaio, con nomi così importanti, non è sinonimo di risalita automatica.
"Sono d'accordo. Ci sono pro e contro. Ma qui stiamo parlando di un personaggio come Berlusconi, visto quello che ha fatto per oltre 30 anni al Milan. Ha le sue ambizioni: se ha preso il Monza è per riportarlo nel calcio che conta. E' vero comunque che non è scontato che chi prende deve vincere e vincerà sicuramente. Ci vuole gente motivata, con spirito di sacrificio. La C è un campionato duro, non semplice, abbiamo visto squadre anche negli anni scorsi che hanno speso tanto senza vincere".