Feralpi al top, il Vicenza fa flop. Scacco matto Entella, ora la pressione è tutta sulla Reggiana. Le Aquile del Sud volano verso la B

Con lo spettacolare derby calabrese dello Scida, a proposito peccato per il divieto di trasferta che ha impedito ai tifosi giallorossi di renderlo ancora più bello e colorato, cala il sipario sulla trentunesima giornata di Serie C nella quale non sono mancati certo spunti interessanti. A partire dal colpaccio della Virtus Entella che nella sfida al vertice del girone B è riuscita a sbancare il Mapei Stadium in dieci uomini riaprendo ufficialmente il file primo posto.

Risultato sorprendente fino a un certo punto considerando il deciso cambio di passo nel 2023 della formazione di Chiavari capace di rastrellare 32 punti sui 36 disponibili. Adesso inevitabilmente il peso della pressione lo dovrà sopportare tutto la Reggiana, peraltro in svantaggio negli scontri diretti in caso di arrivo a pari merito. Come al solito il rischio maggiore in questi casi è rappresentato dal possibile contraccolpo psicologico ma il calendario potrebbe rivelarsi un insospettabile quanto prezioso alleato per gli uomini di Diana che avranno la possibilità di mettersi subito alle spalle la bruciante sconfitta di sabato tornando a giocare già stasera: l’insidiosa trasferta di Pontedera diventa così uno snodo fondamentale per l’esito del campionato, al pari di quella altrettanto impegnativa dei Diavoli Neri sul campo di un Cesena in cerca di riscatto dopo tre pareggi consecutivi che ne hanno rallentato la marcia frenandone le ambizioni.

Diverso il discorso spostandosi verso Nord dove si registra lo scatto prepotente al comando della Feralpisalò, presto per dire se si tratta o meno di allungo decisivo visto che le distanze nelle posizioni di testa restano minime ma è innegabile l’importanza anche sul piano simbolico oltreché pratico del successo limpido sul Vicenza, contestato dai propri sostenitori delusi per le promesse non mantenute sul campo e scivolato a -7 dalla vetta con i playoff come ultima ancora alla quale aggrapparsi per salvare la stagione. La squadra di Vecchi è stata brava a capitalizzare al massimo i pareggi di Pro Sesto, Pordenone e Lecco dimostrando il piglio della capolista e riappropriandosi della vetta solitaria in un girone che resta comunque il più incerto e equilibrato.

Sullo sfondo si intravede una lunga volata promozione nella quale non sono esclusi colpi di scena. Quelli che per ovvi motivi non sono all’ordine del giorno nel Girone C, dominato in lungo e in largo dal Catanzaro. Al bando la scaramanzia, la miglior bottiglia di champagne è in ghiaccio da diverse settimane in attesa di essere aperta: con 14 punti di vantaggio a sette giornate dalla fine manca solo la data per celebrare un traguardo inseguito da quasi un ventennio attraversato da due dolorosi fallimenti societari e annate anonime. Anticamera della rinascita sotto la presidenza Noto: dopo anni bui, con le ali tarpate, le Aquile del Sud hanno ripreso il loro volo come nel periodo di maggior splendore a cavallo tra i 70 e gli 80. Un altro calcio, la stessa immutata passione di una piazza affamata di pallone.