
Benevento, la guerra delle ferie continua: contestazione formale dei giocatori
Il clima resta rovente in casa Benevento. Dopo una stagione deludente conclusa con l’eliminazione al primo turno dei playoff, è esplosa una vera e propria rottura tra la società e la squadra. Il presidente Oreste Vigorito, facendo leva sulle normative contrattuali, ha deciso di assegnare in maniera unilaterale i periodi di ferie agli atleti: due turni distinti, uno dal 17 maggio all’8 giugno, l’altro dal 31 maggio al 22 giugno. Ma la scelta ha sollevato un muro di protesta.
I giocatori, tramite i propri legali, hanno inviato una formale contestazione alla società, lamentando modalità e tempistiche, come riporta gazzetta.it. Alcuni di loro, convocati per ferie a partire dal 17, si sono comunque presentati allo stadio sabato 18, trovandolo chiuso. Una scena che fotografa lo strappo ormai insanabile tra spogliatoio e dirigenza. Il direttore sportivo Marcello Carli ha cercato di mediare, illustrando le ragioni del club, ma il malcontento resta palpabile.
Il tutto è l’ennesimo episodio di un’annata caotica: il Benevento era primo a fine andata, poi il crollo verticale, culminato nella sconfitta con la Juventus Next Gen. A peggiorare il quadro, le parole dell’allenatore Auteri – esonerato, richiamato, poi ancora in bilico – che avrebbe denunciato atteggiamenti poco professionali, tra cui una presunta festa proprio nel giorno del suo allontanamento.La gestione delle ferie, di fatto, è il primo passo verso una rivoluzione annunciata. La società punta a ridurre il monte ingaggi e a favorire la separazione da chi non rientra più nel progetto tecnico.
I giocatori, tramite i propri legali, hanno inviato una formale contestazione alla società, lamentando modalità e tempistiche, come riporta gazzetta.it. Alcuni di loro, convocati per ferie a partire dal 17, si sono comunque presentati allo stadio sabato 18, trovandolo chiuso. Una scena che fotografa lo strappo ormai insanabile tra spogliatoio e dirigenza. Il direttore sportivo Marcello Carli ha cercato di mediare, illustrando le ragioni del club, ma il malcontento resta palpabile.
Il tutto è l’ennesimo episodio di un’annata caotica: il Benevento era primo a fine andata, poi il crollo verticale, culminato nella sconfitta con la Juventus Next Gen. A peggiorare il quadro, le parole dell’allenatore Auteri – esonerato, richiamato, poi ancora in bilico – che avrebbe denunciato atteggiamenti poco professionali, tra cui una presunta festa proprio nel giorno del suo allontanamento.La gestione delle ferie, di fatto, è il primo passo verso una rivoluzione annunciata. La società punta a ridurre il monte ingaggi e a favorire la separazione da chi non rientra più nel progetto tecnico.
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