Inter, che disastro a Monaco. Marotta difende Inzaghi, ma è un ko da fine ciclo

A Istanbul l’Inter se l’era giocata, a Monaco non scende nemmeno in campo. Il ko con il Paris Saint-Germain inizia peggio e si conclude con una sconfitta dalle dimensioni colossali, di quelle che segnano la fine di un ciclo: il 5-0 dell’Allianz Arena non è solo una doccia fredda sui sogni di Champions League dei nerazzurri di Simone Inzaghi, ma può rappresentare un punto di non ritorno.
Non si salva nessuno. E inevitabilmente Inzaghi è il primo di una lunga fila di 4 in pagella. Difficile capire alcuni cambi, ma prima ancora difficile capire come sia stato possibile giocare in maniera così arrendevole una partita sognata nelle 58 precedenti.
Marotta e Inzaghi prendono tempo. Il presidente non scarica l’allenatore nel post partita: “Non è una gara così a cambiare le valutazioni e cancellare i meriti - dice il presidente nerazzurro - Ci incontreremo, ha un anno di contratto e ha dimostrato di essere all'altezza del ruolo che ricopre”. Il tecnico rimette la palla a centrocampo: “Non è il momento di parlare del mio futuro - risponde in conferenza stampa -. Se ci sarò al mondiale per club? Al momento non so rispondere”. Se ne parlerà martedì: in caso di ribaltone, il primo nome è quello di Cesc Fabregas
