
Trento, parla Cappelletti: "Sul finale mi aspettavo di più. Quest'anno avremo più pressioni"
Sulle pagine del Corriere del Trentino è possibile leggere un'intervista al capitano del Trento, Daniel Cappelletti il quale ha iniziato da una considerazione sulla prossima stagione: "Nel momento in cui la società ha scelto di non rinnovare a stagione in corso tutti i contratti in scadenza era chiaro che potesse crearsi una situazione simile. Non so come andrà a finire, ovviamente spero che la società trovi l’accordo con tutti quelli che sono in ballo, perché sarebbe un’arma in più poter ripartire con una base solida rispetto al campionato, ma sono valutazioni che spettano al club su cui non voglio entrare".
Sul finale della scorsa stagione.
"Abbiamo chiuso trovando sulla nostra strada un’Atalanta stratosferica, che ci ha battuto facendo una partita eccezionale. Da un lato faccio i complimenti ai nerazzurri, dall’altro non ho problemi a dire che mi sarei aspettato molto di più da noi stessi. Avremmo tranquillamente potuto arrivare alla fase nazionale, giocandoci una partita andata e ritorno contro una delle terze classificate. Credo sarebbe stato giusto per quanto fatto vedere dal Trento nel corso dell’anno. Ma dobbiamo voltare pagina".
Sul nuovo ds Zocchi
"Sono contento che Tabbiani sia rimasto, prima di tutto. Con lui abbiamo lavorato bene insieme. Zocchi non lo conoscevo, mi ha telefonato dopo la firma e mi ha detto che mi conosceva da quando avevo 17 anni. È stato molto caloroso, spero possa essere un valore aggiunto per tutta Trento, a Pontedera ha fatto molto bene e condivide in passato esperienze comuni, come a Vicenza".
Sul Vicenza favorito
"Sicuramente ancora una volta parte in prima fila. Poi c’è il Cittadella, con Manuel Iori tornato da allenatore. Ci militai nell’anno della retrocessione e poi fummo in grado di tornare subito in B, un’anomalia che si verifica poche volte. Se anche stavolta dovessero riuscire a risalire, beh sarebbe davvero un successo clamoroso... Il Brescia unito alla Feralpisalò? Una situazione particolare, che andrà messa all’esame del campo, mentre la Triestina parte da -7 e farà un altro tipo di campionato"
Su dove può arrivare il Trento
"Sicuramente avremo più pressioni, visto che la gente si aspetterà che miglioriamo ancora. Toccherà a noi saperle sostenere".
Sul finale della scorsa stagione.
"Abbiamo chiuso trovando sulla nostra strada un’Atalanta stratosferica, che ci ha battuto facendo una partita eccezionale. Da un lato faccio i complimenti ai nerazzurri, dall’altro non ho problemi a dire che mi sarei aspettato molto di più da noi stessi. Avremmo tranquillamente potuto arrivare alla fase nazionale, giocandoci una partita andata e ritorno contro una delle terze classificate. Credo sarebbe stato giusto per quanto fatto vedere dal Trento nel corso dell’anno. Ma dobbiamo voltare pagina".
Sul nuovo ds Zocchi
"Sono contento che Tabbiani sia rimasto, prima di tutto. Con lui abbiamo lavorato bene insieme. Zocchi non lo conoscevo, mi ha telefonato dopo la firma e mi ha detto che mi conosceva da quando avevo 17 anni. È stato molto caloroso, spero possa essere un valore aggiunto per tutta Trento, a Pontedera ha fatto molto bene e condivide in passato esperienze comuni, come a Vicenza".
Sul Vicenza favorito
"Sicuramente ancora una volta parte in prima fila. Poi c’è il Cittadella, con Manuel Iori tornato da allenatore. Ci militai nell’anno della retrocessione e poi fummo in grado di tornare subito in B, un’anomalia che si verifica poche volte. Se anche stavolta dovessero riuscire a risalire, beh sarebbe davvero un successo clamoroso... Il Brescia unito alla Feralpisalò? Una situazione particolare, che andrà messa all’esame del campo, mentre la Triestina parte da -7 e farà un altro tipo di campionato"
Su dove può arrivare il Trento
"Sicuramente avremo più pressioni, visto che la gente si aspetterà che miglioriamo ancora. Toccherà a noi saperle sostenere".
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