
Pasini verso l'incontro con i dirigenti di A2A. La deadline è per il 15 luglio
Mentre ieri Massimo Cellino pagando parte delle cifre legate alla concessione del 'Rigamonti' ha probabilmente battuto l'ultimo colpo della sua avventura a Brescia, il Comune e non solo sta lavorando per dare vita la nuovo corso del calcio cittadino.
Nella giornata di domani, scrive BresciaOggi, è stata programmata una riunione per fare il punto della situazione. Il Comune è deciso a procedere per la revoca della concessione del Rigamonti, ma prima dovrò aspettare giovedì 3 luglio, quando il Consiglio Federale a Roma sancirà l’esclusione del Brescia dal calcio professionistico. Ma non solo.
Giuseppe Pasini, patron della Feralpisalò rimane spettatore interessato. Nei prossimi giorni è previsto un incontro chiave tra l'imprenditore e i dirigenti di A2A, la multiutility partecipata dal Comune, per sondare la possibilità di un impegno come sponsor del nuovo progetto sportivo. Un sostegno che darebbe forza all’idea di mantenere viva la presenza del calcio professionistico a Brescia e in tutta la provincia.
Il piano sul tavolo è chiaro: spostare la Feralpisalò dal lago di Garda alla città, trasferendo partite e quartier generale dal 'Turina' al 'Rigamonti'. Ma per farlo servirà cambiare denominazione e sede sociale entro la scadenza del 15 luglio, un passaggio burocratico fondamentale per garantire l’iscrizione.
Se il Brescia di Cellino verrà escluso dal professionismo, lo status di “società di interesse pubblico” che garantiva la concessione dello stadio potrebbe decadere, costringendolo a ripartire dall’Eccellenza. Intanto il progetto di Pasini prevede di portare la Feralpisalò in Lega Pro a Brescia, ma la questione legale resta intricata: il vincolo di interesse pubblico valeva solo al momento della firma della convenzione nel 2019 o resisterà anche dopo il verdetto atteso dal Consiglio Federale?
Nella giornata di domani, scrive BresciaOggi, è stata programmata una riunione per fare il punto della situazione. Il Comune è deciso a procedere per la revoca della concessione del Rigamonti, ma prima dovrò aspettare giovedì 3 luglio, quando il Consiglio Federale a Roma sancirà l’esclusione del Brescia dal calcio professionistico. Ma non solo.
Giuseppe Pasini, patron della Feralpisalò rimane spettatore interessato. Nei prossimi giorni è previsto un incontro chiave tra l'imprenditore e i dirigenti di A2A, la multiutility partecipata dal Comune, per sondare la possibilità di un impegno come sponsor del nuovo progetto sportivo. Un sostegno che darebbe forza all’idea di mantenere viva la presenza del calcio professionistico a Brescia e in tutta la provincia.
Il piano sul tavolo è chiaro: spostare la Feralpisalò dal lago di Garda alla città, trasferendo partite e quartier generale dal 'Turina' al 'Rigamonti'. Ma per farlo servirà cambiare denominazione e sede sociale entro la scadenza del 15 luglio, un passaggio burocratico fondamentale per garantire l’iscrizione.
Se il Brescia di Cellino verrà escluso dal professionismo, lo status di “società di interesse pubblico” che garantiva la concessione dello stadio potrebbe decadere, costringendolo a ripartire dall’Eccellenza. Intanto il progetto di Pasini prevede di portare la Feralpisalò in Lega Pro a Brescia, ma la questione legale resta intricata: il vincolo di interesse pubblico valeva solo al momento della firma della convenzione nel 2019 o resisterà anche dopo il verdetto atteso dal Consiglio Federale?
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