Alla fine i Brescia potrebbero essere tre: Cellino punta all'iscrizione in Prima Categoria

Alla fine a Brescia nella prossima stagione potrebbero esserci ben tre club che reclamano per sé l’eredità di quello che nell’ultima stagione è prima retrocesso in Serie C e poi non si è iscritto alla terza serie presentando una domanda che si sapeva sarebbe stata bocciata a causa dei mancati pagamenti nelle scadenze precedenti. Il primo, e unico che parteciperà a un campionato professionistico, è l’Union Brescia di Giuseppe Pasini, appena nato con il trasferimento della Feralpisalò spostandola nel capoluogo e cambiando denominazione. Una soluzione fortemente sponsorizzata sia dalla politica cittadina, sindaca in testa, sia dal mondo imprenditoriale. La seconda società. Nata il 14 luglio, è invece il Calcio Brescia 1911 ASD di Alessandro Lucà che ha come obiettivo la ripartenza dall’Eccellenza per portare avanti la storia e l’identità della Leonessa iniziata nel 1911. Una realtà che ha già trovato il sostegno in una parte della tifoseria, molto scettica per non dire critica in alcune su frange rispetto al progetto di Pasini. Il terzo club è quello ancora di proprietà di Massimo Cellino che sta trattando la cessione del ramo d’azienda del Brescia Calcio Bsfc e potrebbe tentare di iscriversi, in sovrannumero, in Prima Categoria. Club questo che difficilmente potrebbe avere un seguito visto che l’imprenditore sardo dopo aver portato alla sparizione un club ultracentenario non è certamente ben visto a Brescia. Lo riferisce Bresciaingol.it.