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Lecco, Mallamo: "Qui c'è un progetto serio, vogliamo fare meglio rispetto allo scorso anno"TUTTO mercato WEB
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
ieri alle 18:49Serie C
di Daniel Uccellieri

Lecco, Mallamo: "Qui c'è un progetto serio, vogliamo fare meglio rispetto allo scorso anno"

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Andrea Mallamo, giovane centrocampista del Lecco, è intervenuto nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione in onda su TMW Radio e su Il 61, canale 61 del digitale terrestre. Parlavamo delle squadre partite forte in stagione: il Lecco è certamente tra queste. Dieci punti dopo quattro giornate sono un ottimo bottino. "Sì, siamo molto contenti di quello che stiamo facendo. Siamo partiti un po’ a rilento con la Coppa Italia, ma ci siamo ripresi subito. Le prime quattro partite di campionato sono andate bene e speriamo di continuare così". Che clima si respira nello spogliatoio? Lecco è un progetto che nasce già dallo scorso anno, con il cambio di proprietà e la conferma di mister Valente. Quali sono le prospettive? Salvezza tranquilla o si guarda ai playoff? "Appena arrivato ho percepito subito la serietà del progetto, da parte della società, della squadra e del mister. Non c’è la fretta di avere risultati immediati, anche se per ora stanno arrivando. Ci poniamo obiettivi settimana per settimana, non abbiamo ancora fissato traguardi stagionali precisi. L’importante è migliorare i risultati dell’anno scorso e guardare avanti partita dopo partita". Tu sei molto giovane e stai affrontando i primi anni nel calcio professionistico. Quanto è grande il salto rispetto al settore giovanile? "È enorme. Già tra Primavera 1 e Primavera 2 c’è tanta differenza, ma il passaggio dalla Primavera al calcio dei grandi è completamente un’altra cosa. Cambiano responsabilità, ambiente e livello di maturità. Devi rispondere alle aspettative di una città e di una tifoseria. Inoltre c’è una grande differenza nella gestione dei momenti della partita: i giocatori più esperti hanno una lettura superiore. Noi al Lecco abbiamo un bel mix di giovani e di calciatori rodati, e questo aiuta molto". Che tipo di giocatore sei e su cosa senti di dover lavorare di più? "Sono un centrocampista dinamico, con una buona gestione della palla. Sto cercando di migliorare soprattutto in fase offensiva, perché mi manca un po’ di incisività negli ultimi metri. Mi vedo come un centrocampista di gestione e di riconquista palla, ma voglio crescere anche in avanti". Hai un modello a cui ti ispiri? "Non ho un idolo preciso, ma guardo tanti centrocampisti. Ho sempre ammirato Pirlo, anche se è a un livello irraggiungibile. Mi piace osservare i grandi per capire come si muovono e gestiscono la palla. Di recente ho visto Modric dal vivo e sono rimasto impressionato: a 40 anni legge le situazioni con un’anticipo incredibile". Avete iniziato forte: tre vittorie e un pareggio, tra cui il successo contro l’Inter Under-23. Che impressione ti hanno fatto le seconde squadre? "L’Inter ha giocatori forti e di qualità, non è stato semplice affrontarli. Abbiamo vinto 1-0, ma la partita è stata dura. Giocare all’U-Power è stato bello. Credo che le squadre Under-23 siano una buona idea: diventano un ponte tra la Primavera e la prima squadra. In Serie C si trova un calcio duro, fatto di esperienza e furbizia, e affrontarlo aiuta molto i giovani a crescere". Prima di salutarti, un sogno personale che vorresti realizzare in carriera? "Il mio sogno, da quando ero bambino, è giocare in Serie A. E in particolare a San Siro: è lo stadio vicino a casa mia, quello in cui andavo da tifoso. Passare dalle tribune al campo sarebbe un’emozione unica".