Serpini: "Occhio al Lecco, non è la sorpresa di inizio stagione. Sarà protagonista fino alla fine"


Nel corso della diretta radio e tv mattutina di A Tutta C, format di TMW Radio interamente dedicato al mondo della Serie C, è intervenuto mister Cristian Serpini
Partirei da un’analisi delle prime quattro giornate di Serie C. In particolare dal girone B, che conosce molto bene. L’Arezzo sta rispettando i pronostici della vigilia, confermandosi squadra da battere. Subito dietro, al secondo posto, c’è una neopromossa: il Ravenna, con nove punti in classifica. Un ottimo avvio.
"Assolutamente sì. Come ha detto giustamente lei, l’Arezzo è la squadra da battere: non solo per i favori del pronostico, ma anche perché sta dando continuità di risultati. Non dimenticherei però come primo antagonista l’Ascoli: è una squadra importante e ben allenata. Quanto al Ravenna, non lo definirei una sorpresa: ha alle spalle una proprietà solida che, nel prossimo futuro, può consentire di puntare anche a categorie superiori. Credo sarà un incomodo importante. Inoltre, visto che si sta riorganizzando a livello societario, penso che anche la Ternana possa tornare a dire la sua nelle zone alte della classifica".
Parlando del Ravenna, questo ottimo avvio di stagione potrà cambiare le carte in tavola o l'obiettivo principale resta la salvezza?
"Sì, credo che abbiano iniziato con grande prontezza. Si trovano lì meritatamente. Hanno fatto un mercato importante, anche se un po’ in ritardo, ma costruito con criterio. È una squadra con un’identità precisa, che gioca un calcio riconoscibile. Potrà essere protagonista. Forse ancora non ha le carte in regola per contendere il primato all’Arezzo, ma se a gennaio sarà vicina agli obiettivi di vertice, potrà rafforzarsi e dire la sua fino in fondo".
Passiamo al girone A. Ieri si è chiusa la quarta giornata: il Vicenza ha vinto lo scontro diretto con il Cittadella e si è portato in testa con 10 punti, gli stessi della sorpresa Lecco. Secondo lei il Vicenza è davvero la favorita per la promozione o dovrà guardarsi dall’entusiasmo del Brescia?
"Reputo il Vicenza la favorita del girone A per diversi motivi: ha un organico importante e un allenatore preparato e vincente, lo dimostra il campionato dell’anno scorso. Brescia e Cittadella sono competitive, ma io starei molto attento al Lecco. Non credo sia solo una sorpresa di inizio stagione: è una squadra organizzatissima, costruita bene, con grande sintonia tra allenatore e direttore. Sono convinto che resterà protagonista fino alla fine, magari non per i primissimi posti, ma sicuramente per un campionato di vertice".
Ultima domanda prima di salutarla: l’Inter Under-23 è al primo anno del progetto “seconda squadra”. Pochi punti fin qui, forse a fronte di prestazioni migliori. Che idea si è fatto?
"La storia delle squadre B ci dice che hanno sempre bisogno di un periodo di adattamento. È accaduto a tutte: dopo un primo anno complicato, spesso fanno ritorni importanti e sanno dare fastidio anche ai playoff. L’esperienza negativa del Milan l’anno scorso resta un’eccezione. Io credo che, dopo la fase iniziale, l’Inter si riprenderà e sarà protagonista ai playoff, pronta a dare fastidio a chiunque".
