Crotone, Vrenna Jr torna a parlare dopo l'inibizione: "Usato come capro espiatorio"

Nel corso della conferenza stampa indetta quest'oggi a Crotone dopo molte settimane di silenzio è tornato a parlare Raffaele Vrenna, dg del club pitagorico, inibito per sei mesi lo scorso 12 dicembre dopo la gara contro la Juve Stabia per aver colpito con un pugno l'allenatore dei portieri avversario Amedeo Petrzzuolo (leggi qui il referto del Giudice Sportivo):

“Spiegherà tutto in una conferenza apposita perchè chi ha preso determinate scelte si assuma la responsabilità fino in fondo - si legge su ilrossoblu.it -. Andrò in tutte le sedi possibili per proclamare la mia innocenza, non ero presente nemmeno sul luogo del fatto, credetemi. Quando ho sbagliato mi sono preso le mie colpe, sono stanco di essere il capro espiatorio di tutti. Mio padre investe nel territorio, ma a me non me lo ha ordinato nessuno di fare questo lavoro che è bellissimo, ma sotto il profilo umano e psicologico è estenuante perchè mediaticamente è sfibrante e ti porta via tantissimo tempo”.

Sul tema si è espresso anche Gianni Vrenna, padre del dirigente e patron del sodalizio calabrese: “Forse sono stato preso di mira, ho preso questa squalifica, per aver chiesto in modo elegante all’arbitro i motivi per cui ha annullato un gol. Mio figlio non era assolutamente coinvolto in quella lite, ne sono diretto testimone”.