FOCUS TMW - La Top 11 del Girone C di Serie C: le lacrime di Costantino e il miracolo Monterosi

E’ andata in archivio la 38esima e ultima giornata nel Girone C di Serie C. Questi i risultati:
Avellino-Monterosi 0-2
Crotone-Giugliano 3-1
Foggia-Turris 4-0
Juve Stabia-Audace Cerignola 2-2
Latina-Fidelis Andrea 2-1
Monopoli-Gelbison 1-1
Picerno-Pescara 0-3
Potenza-Catanzaro 3-2
Taranto-Messina 0-0
Viterbese-Virtus Francavilla 2-1

Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-3-3:

Forte (Monterosi): Casarini, Marconi, Di Gaudio e ancora Casarini. L'assalto alla porta laziale da parte dei biancoverdi si è spento sul muro del grande ex. Che si toglie la soddisfazione di festeggiare la salvezza in uno stadio che conosce benissimo.
Viteritti (Monopoli): è stato uno dei titolari inamovibili e ha sempre ripagato la fiducia degli allenatori con prestazioni di spessore e ad alta intensità. Con la Gelbison ha fatto la sua parte fino alla fine, chiudendo ogni varco e respingendo al mittente l'assalto finale dei campani.
Papini (Crotone): aveva il compito di marcare una vecchia volpe come Piovaccari, un duello fatto di fisicità e gioco d'anticipo che lo ha visto uscire vincitore. Prova incoraggiante in ottica playoff, si candida a vestire una maglia da titolare nelle partite più importanti della stagione.
Caldore (Juve Stabia): gol a parte è il migliore in campo delle vespe, per personalità e spirito battagliero è davvero un leone indomabile. Che ci fa in questa categoria?
Berto (Messina): in questa seconda parte di stagione ha avuto una crescita costante e spesso è stato premiato come migliore in campo in casa giallorossa. Non è mai semplice tornare da una trasferta senza reti al passivo, pur a cospetto di un attacco anemico come quello del Taranto. Nulla cancella la sua performance ampiamente sopra la sufficienza.
Del Pinto (Potenza): lascia sul posto Fazio e Gatti e batte il portiere con un tiro preciso e potente, giocata di alto livello da parte di un calciatore che, se in forma, potrebbe continuare a dire la sua anche in categorie superiori.
Provenzano (Taranto): gara di grande sacrificio da parte del centrocampista, abile a incarnare le caratteristiche che tanto piacciono a un tecnico meticoloso come Capuano. Quantità e qualità, una chiusura di stagione degna della sua progressiva crescita.
Sounas (Catanzaro): batte Gasparini col solito sinistro angolatissimo imparabile per qualunque portiere. Ancora una volta conferma di intendersi a memoria con Iemmello. E' vero che la sua squadra perde, ma il suo campionato è da incorniciare e meritava di esserci fino alla fine nella nostra top 11.
Murano (Potenza): di testa o di piede il risultato non cambia, quando aziona il turbo mette in difficoltà chiunque. Capolista compresa. Contro una difesa arcigna come quella del Catanzaro non capita tutti i giorni di segnare una doppietta e di sfiorare addirittura il tris.
Costantino (Monterosi): spopola sul web un video girato dall'esterno degli spogliatoi che consente di godersi la sua esultanza liberatoria, quasi fino alle lacrime, per la salvezza senza passare per gli spareggi. Solitamente un grande attaccante che segna gol a grappoli per una piccola - ma dignitosissima - realtà si fa distrarre da sirene di mercato, questo è invece l'emblema di cosa vogliano dire riconoscenza e attaccamento alla maglia. Bellissima la doppietta al Partenio.
Lescano (Pescara): lo abbiamo rimarcato a più riprese, già prima dell'esordio di Zeman sulla panchina: l'avvento del boemo avrebbe permesso al bomber di fare la differenza come raramente era accaduto nella prima parte di stagione. Altro giro, altra doppietta e altra gara ad alta intensità. Un incubo per i difensori del Picerno.
Delio Rossi (Foggia): tranne che a Catanzaro la sua squadra ha sempre fatto risultato. Certo, il livello degli avversari affrontati era quasi sempre inferiore, ma restituire motivazioni ed entusiasmo dopo l'addio di Gallo e le dimissioni di Somma non era semplice. E ora si candida ad essere un valore aggiunto negli spareggi playoff, già vinti nella sua carriera all'epoca della Salernitana.