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Perugia, Meluso: “In due anni vogliamo puntare alla B. Io qui per costruire”

Perugia, Meluso: “In due anni vogliamo puntare alla B. Io qui per costruire”TUTTO mercato WEB
© foto di FEDERICO SERRA
ieri alle 19:19Serie C
di Lucio Marinucci
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TMW Radio / A Tutta C
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Il direttore sportivo del Perugia Mauro Meluso è intervenuto in diretta ai microfoni di Tmw Radio, durante il programma A Tutta C. Queste le sue dichiarazioni:

Prima dell’ultima partita del Perugia ha tenuto una conferenza stampa, nella quale ha dato anche uno sguardo sul futuro.
“Noi abbiamo delle idee molto chiare su quello che dev’essere il percorso. Il Perugia è un club glorioso, che per varie vicissitudini è in terza serie. Noi abbiamo l’obbligo morale e professionale e morale di rialzarci. Ovviamente non sono venuto a Perugia solo per trovare un contratto, ma per costruire. La proprietà argentina ha suscitato delle titubanze all’inizio, ma il presidente Faroni è una persona serissima che ha a cuore le sorti di questo club, farà di tutto per cercare quantomeno nei prossimi due anni di andare in B. Io poi ho anche detto che tutto questo deve avvenire con dei principi di sostenibilità, che è una cosa che mi ha accompagnato per tutta la mia carriera come direttore sportivo. A differenza di qualche mio collega preferisco puntare alla sostenibilità, mentre il risultato, che è primario negli intenti, è invece secondario di fronte alla stabilità del club. Purtroppo invece alcune società, pur di arrivare al risultato sportivo, arrivano a portare i libri contabili in tribunale”.

In conferenza ha anche ricordato Graziano Fiorita, il fisioterapista del Lecce scomparso, con cui lei ha lavorato in passato.
“Mi si stringe la gola quando parlo di un ragazzo con cui ho lavorato insieme quattro anni. Aveva 47 anni, abbiamo avuto tutti grande difficoltà di pensiero in quel momento. Ho visto anche il presidente del Lecce, che è stato magnanimo nel continuare a pagare lo stipendio alla famiglia Fiorita. In quel momento mi è venuto naturale un nodo alla gola perché era successo da poco”.

In campionato invece vi aspettavate un approdo ai play-off?
“Noi ci eravamo dati inizialmente come obiettivo di arrivare ai play-off. Dopo il mio arrivo poi ho scoperto che il club aveva un secondo blocco del mercato, il quale all’inizio sembrava potesse essere superabile, cosa che invece non è stata possibile. Ci sono state a quel punto una serie di vicissitudini che non ci hanno permesso di agire liberamente, quindi siamo stati condizionati. In più il club non stava vivendo una vita semplice sotto il profilo dei risultati e sotto quello economico”.

Guardando anche alle altre piazze, che idea si è fatto della retrocessione della Sampdoria?
“Non entro nel merito perché ovviamente non conosco le dinamiche, ma sicuramente renderà questo campionato ancora più affascinante dal momento che ci sono realtà di livello molto alto. Domani per esempio ci sarà uno spareggio per non andare in D tra Foggia e Messina, città che hanno un grosso seguito alle spalle. Purtroppo bisogna avere anche la cultura della sconfitta e sapere che ci possono essere delle stagioni sfortunate. Mi dispiace per la Sampdoria, anche perché aveva uno dei monte ingaggi più alti della Serie B. Quando hai uni budget così alto e retrocedi vuol dire che qualcosa è mancato”.

Tornando al Perugia, Angella in alcune dichiarazioni ha detto che nonostante l’annata negativa ci si può fortificare nelle difficoltà. Che ne pensa?
“Il passato esiste proprio per non ripetere certi errori. Molte difficoltà le abbiamo avute dal mercato bloccato come dicevo, ma anche dal fatto che tutti e tre gli allenatori abbiano avuto a che fare con degli infortuni che hanno colpito il pacchetto difensivo. Angella è un grande difensore, ma purtroppo il suo rendimento non è stato costante proprio per questo, così come Lewis, Dell’Orco e via discorrendo. Abbiamo ben in mente quali siano stati i problemi”.

Come si sta programmando la prossima stagione?
“Noi abbiamo cercato di cogliere la positività di non essere andati nei play-off, vale a dire poter programmare con largo anticipo. Abbiamo già fatto delle riunioni con l’allenatore e con gli scout, stilando un piano per risollevare le sorti di questo club e per fare un mercato che sia confacente con le idee del nostro allenatore. Anche il mister sa che l’anno prossimo dovremo cercare di porre le basi per vincere”.

Il ritiro è già stato pianificato?
“Dovremo ritrovarci l’8/10 Luglio per poi partire tra il 12/13 per andare in Argentina a fare un ritiro nelle meravigliose strutture della nazionale argentina. Cercheremo anche di arrivare a questo ritiro con il 70/80% della rosa già costruita”.

Giunti, Seghetti e Montevago come verranno gestiti sul mercato?
“Sono tutti giovani forti che qualunque club in C vorrebbe avere. Non ce ne priveremmo a meno che non siano loro a comunicarci di voler andar via. La nostra volontà però è quella di trattenerli”.

Cosa ha portato Cangelosi?
“Cangelosi è stata una mia scelta condivisa con il presidente, mentre prima c’era Zauli. Quest’ultimo ha avuto delle difficoltà per i vari infortuni, mentre quando è arrivato Cangelosi la cosa è un po’ migliorata. Il mister poi ha capito che per prima cosa andava messa in sicurezza la classifica, per poi sperimentare eventualmente altro. Gli siamo grati per la serenità che ha trasmessso alla squadra e per i risultati ottenuti”.

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