Da licenziato a parte della storia dello Spezia: il pazzo (e incredibile) mese di Thiago Motta
Da Giampaolo a Giampaolo
A dare una mano a Thiago Motta arrivano le vacanze di Natale, che permettono una lunga riflessione in società e al direttore Riccardo Pecini, con cui il rapporto sembra incrinato. Qualcosa si è rotto, ma la squadra pare più che mai compatta e al 100% con il suo allenatore. Motta lo spiegherà più avanti, sottolineando come nel momento più complesso, dai confronti duri il suo Spezia abbia trovato la sua forza.
La dirigenza è combattuta e sonda ancora la pista Marco Giampaolo, che come successo in estate ci ragiona su e decide poi di non accettare la panchina dello Spezia. A Thiago Motta viene dunque concessa un'altra chance, che viene sfruttata nel più impensabile dei modi. Perde sì in casa con l'Hellas Verona alla ripresa, ma inanella in seguito tre vittorie consecutive, entrando nella storia del club ligure. Motta batte il suo passato, il Genoa, in uno scontro diretto infuocato, vincendo anche a San Siro contro il Milan e battendo l'altra ligure, la Sampdoria (passata nelle mani proprio di Marco Giampaolo), in un altro scontro diretto. Sliding doors, che premiano il piccolo club ligure, che sale a quota 25 punti dopo 23 giornate, a +8 dal terzultimo posto. La strada per la salvezza resta molto lunga (Benevento docet), ma il gatto Thiago Motta non ha alcuna intenzione di mollare.