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LIVE TMW - Hellas, Veloso: "È la partita più importante. Spero non sia la mia ultima qui"
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14.15 - Tutto in novanta minuti: lo spareggio tra Spezia ed Hellas Verona assegnerà l'ultimo slot salvezza di questa stagione di Serie A. A due giorni dalla sfida contro i liguri, in programma domenica (ore 20.45) al Mapei Stadium, Miguel Veloso interverrà in conferenza stampa al fianco di Marco Zaffaroni nella sede del club gialloblù. Vi proponiamo di seguito, con una diretta scritta, tutte le sue dichiarazioni.
14.31 - Inizia la conferenza stampa.
È la fine di un viaggio che è stato un romanzo. Come ci arrivate e che messaggio vuole lanciare ai tifosi?
"È la partita più importante, per tutti. Ai tifosi posso solo dire grazie: è stata una stagione molto difficile, e loro sono sempre stati vicini a noi. Noi vogliamo restare in Serie A, sappiamo di affrontare un avversario ben organizzato e dovremo mettere tutte le nostre forze in questa gara".
Domenica può essere la sua ultima partita col Verona? Cosa dirà ai suoi compagni?
"Mi auguro che non sia la mia ultima partita qui: voglio giocare ancora e so cosa posso dare dentro e fuori dal campo. Ma non dipende solo da me, voglio il meglio per questo club e per chi ci lavora. Abbiamo fatto un girone di ritorno inaspettato, con difficoltà enormi e molti infortuni. Non c'è molto da dire, c'è solo da giocare: sappiamo quanto sia importante questa opportunità, dobbiamo giocarla e meritare la vittoria".
Questa partita è ancora più cruciale per un veterano come lei?
"Non è un peso, ma una responsabilità. Ognuno di noi vuole il bene di questa società, sono in gioco tante cose. Quando dico che non dipende solo da me intendo che dipende da come andrà a finire questa stagione. Ognuno di noi ha motivazioni diverse".
Dalla punizione col Bologna a oggi: ha raccolto più di cento presenze in tutte le competizioni, ma in Serie A sarebbe la centesima. Come si sente fisicamente?
"Non ho avuto continuità per via degli infortuni: purtroppo fa parte del nostro mestiere. Quest'anno abbiamo avuto forse troppo lesioni, sono cose che succedono. Io mi sento bene: vorrei il meglio per la squadra, non conta tanto il singolo ma il collettivo. Dobbiamo essere forti mentalmente, non è un episodio positivo o negativo a doverci condizionare".
Con la A avrebbe più chance di restare? Le piacerebbe avere un futuro da dirigente qui?
"No, come ho detto non dipende solo da me. Più che il dirigente vorrei fare l'allenatore, ma ora sono concentrato solo sulla partita di domenica".
14.51 - Finisce la conferenza stampa
14.31 - Inizia la conferenza stampa.
È la fine di un viaggio che è stato un romanzo. Come ci arrivate e che messaggio vuole lanciare ai tifosi?
"È la partita più importante, per tutti. Ai tifosi posso solo dire grazie: è stata una stagione molto difficile, e loro sono sempre stati vicini a noi. Noi vogliamo restare in Serie A, sappiamo di affrontare un avversario ben organizzato e dovremo mettere tutte le nostre forze in questa gara".
Domenica può essere la sua ultima partita col Verona? Cosa dirà ai suoi compagni?
"Mi auguro che non sia la mia ultima partita qui: voglio giocare ancora e so cosa posso dare dentro e fuori dal campo. Ma non dipende solo da me, voglio il meglio per questo club e per chi ci lavora. Abbiamo fatto un girone di ritorno inaspettato, con difficoltà enormi e molti infortuni. Non c'è molto da dire, c'è solo da giocare: sappiamo quanto sia importante questa opportunità, dobbiamo giocarla e meritare la vittoria".
Questa partita è ancora più cruciale per un veterano come lei?
"Non è un peso, ma una responsabilità. Ognuno di noi vuole il bene di questa società, sono in gioco tante cose. Quando dico che non dipende solo da me intendo che dipende da come andrà a finire questa stagione. Ognuno di noi ha motivazioni diverse".
Dalla punizione col Bologna a oggi: ha raccolto più di cento presenze in tutte le competizioni, ma in Serie A sarebbe la centesima. Come si sente fisicamente?
"Non ho avuto continuità per via degli infortuni: purtroppo fa parte del nostro mestiere. Quest'anno abbiamo avuto forse troppo lesioni, sono cose che succedono. Io mi sento bene: vorrei il meglio per la squadra, non conta tanto il singolo ma il collettivo. Dobbiamo essere forti mentalmente, non è un episodio positivo o negativo a doverci condizionare".
Con la A avrebbe più chance di restare? Le piacerebbe avere un futuro da dirigente qui?
"No, come ho detto non dipende solo da me. Più che il dirigente vorrei fare l'allenatore, ma ora sono concentrato solo sulla partita di domenica".
14.51 - Finisce la conferenza stampa
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