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ESCLUSIVA TG – Vullo: “Torino 7°? Difficile. Juric deve essere supportato di più dalla società, che deve puntare su di lui”TUTTO mercato WEB
Salvatore Vullo
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
mercoledì 22 marzo 2023, 11:30Esclusive
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

ESCLUSIVA TG – Vullo: “Torino 7°? Difficile. Juric deve essere supportato di più dalla società, che deve puntare su di lui”

Salvatore Vullo è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Vullo quando era calciatore ha militato nel Torino dal 1978 al 1980, poi una volta appesi gli scarpini al chiodo ha fatto l’allenatore. Con lui abbiamo parlato della squadra granata.

La sconfitta per 4 a 0 con il Napoli può anche starci oppure è troppo pesante per il Torino?

“Con tutto il rispetto per il Napoli che sta facendo molto bene ed è una squadra che in questo momento sta godendo di tutti i benefici del mondo, ma un 4 a 0 in casa no, mi è sembrato troppo pesante per il nostro Toro. Anche perché sembrava che nell’ultimo periodo la qualità stesse venendo un po’ fuori e pure  fisicamente e invece questo risultato ci fa fare un passo indietro. Però, per carità di Dio, non è successo niente per il campionato che sta facendo visto che non ha l’aspirazione di puntare in alto, quindi per quanto riguarda l’andamento del campionato non cambia niente”.

Oggi, dopo ventisette giornate il Torino ha 37 punti, è 9° insieme a Bologna e Fiorentina, è stato scavalcato dall’Udinese e la Juventus è 7ª con 4 punti in più.

“Era proprio questo il senso del mio discorso”.

Quindi forse non può aspirare al famoso 7° posto che in caso di vittoria della Coppa Italia da parte dell’Inter porta ai preliminari di Conference League?

“Il 7° posto potrebbe essere un obiettivo, ma se perde una partita 4 a 0 in casa, pur con la prima in classifica, mi sembra difficile, anche se spero che si riprenda immediatamente. Ma è difficile pensare di arrivare settimi”.

Adesso c’è la sosta del campionato per gli impegni della Nazionale e alla ripresa il Torino affronterà il Sassuolo che ha un punto in meno in classifica. C’è quindi l’opportunità di riprendersi prontamente?

“Il Sassuolo non è una squadra che si affronta facilmente perché è una di quelle che ha alti e bassi incredibili è quindi è un avversario da prendere con le molle, soprattutto in questa fase del campionato”.

Ma come si viene fuori da un 4 a 0 subito in casa?

“L’allenatore, Juric, mi sembra sia uno abbastanza caratteriale da questo punto di vista e potrebbe essere lui durate questa sosta a rivedere l’atteggiamento dei suoi giocatori. Deve stare attento a quello che dice nei confronti del presidente Cairo e deve fare un po’ l’equilibrista e per questo è un momento un po’ difficile per lui che deve essere in un certo modo con la squadra e in un altro con la società, ma ha abbastanza carattere per affrontare tutto. Si sta barcamenando fra una spallata da una parte e una dall’altra, ma se avesse la stata un pop più libera da tanti pensieri e se avesse un maggiore appoggio da parte della società potrebbe battere di più la porta dello spogliatoio e intervenire in maniera più decisa. Penso che caratterialmente abbia la forza di poterlo fare, però io sono lontano per cui non me la sento di criticare quello che Juric sta facendo e oltretutto per me sta facendo abbastanza bene. Noto, anche se appunto da lontano, che ha poco supporto”.

I tifosi temono che Juric a fine stagione possa andare via con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza del contratto visto che per il momento non ha accettato la proposta di rinnovo da parte della società. Sarebbe un peccato se lasciasse il Torino?

“E’ la società che deve mettergli a disposizione un’idea di continuità perché se la società non gli propone qualche cosa di prospettiva giustamente lui si guarda attorno. Si può essere anche innamorati del Toro, ma quella dell’allenatore è una professione per cui se non c’è un potenziale impegno, un qualche cosa che lo possa stimolare nella continuità è chiaro che qualche ripensamento lo possa avere”.

Ritornano alla squadra, si spera che proprio grazie alla sosta si possa recuperare Miranchuk, che si era fatto male prima della gara col Napoli, e che giocatori come Ilic, Vlasic e Pellegri possano ritrovare la forma atletica migliore. Forse sono stati anche gli infortuni a complicare questo campionato al Torino?

“Gli infortuni fanno parte del gioco. Lasciando stare il 4 a 0 col Napoli, prima il Torino non stava facendo malissimo quindi non è solo una questione di infortuni, ma ci sono cali di tensione generali e non è questione che manca un giocatore o un altro. Certo il giocatore importante sicuramente fa, ma questo discorso non sta dentro il 4 a 0 perché, come dicevo, nell’arco del campionato gli infortuni capitano a tutte le squadre. Anche se in una squadra come il Toro che non ha tanti ricambi pesano un po’ di più.  Ma comunque si sta barcamenando discretamente. Parlo così perché da tifoso del Toro vorrei isolare questo 4 a 0, metterlo lì e non farlo più uscire fuori in modo che nella prossima partita non ci siano strascichi. La partita con il Napoli va assolutamente cancellata e si deve andare avanti ”.

Anche se da distante, che idea si è fatto di Radonjic?

“Giocatori come lui hanno bisogno di ambientarsi, di adattarsi all’ambiente nuovo. Non è il Toro  che quando arrivava qualche nuovo giocatore aveva la facilità di inserirsi e di far vedere a tutti ciò che sapeva fare.  In questo Toro di questo lungo ultimo periodo chi arriva deve sapersi imporre e dare qualche cosa per emergere, mentre nel Toro di una volta, che tutti ricordiamo, chi arrivava aveva facilità di inserimento e di potersi esprimere al meglio. Certi giocatori che magari in altre squadre gestivano le loro qualità fisiche e tecniche in un certo modo quando vengono al Toro possono avere qualche difficoltà ad inserirsi e hanno bisogno di un po’ più di tempo per potersi esprimere al meglio”.

Però Radonjic anche nelle annate precedenti in altre squadre aveva peccato di discontinuità.

“A maggior ragione non possiamo pretendere che arrivi al Toro ed essere un leader. Bisogna avere un po’ di pazienza”.

Siamo oltre i due terzi del campionato, chi, secondo lei, fra i giocatori ha fatto veramente bene e chi invece l’ha un po’ delusa o comunque avrebbe potuto fare meglio?

“Non farei questo tipo di classifica nel gruppo dei giocatori. Direi che l’allenatore ci ha messo tanto del suo e sta riuscendo, bene o male a parte qualche basso come col Napoli, a portare questa squadra nella medio-alta classifica sperando, come vogliamo tutti, di arrivare settimi. Se si continua a idre che quello a fatto bene e l’altro male vuole dire che siamo in una situazione dove non si arriva a nulla. L’allenatore, secondo me, ha acuto la possibilità di fare un certo tipo di campionato, ma purtroppo qualche carenza nell’organico c’è, ma lui si sta battendo bene. Quindi direi che Juric deve continuare cosi e avere più supporto dalla società. I tifosi stanno danno ragione all’allenatore, da quello che ho capito da lontano. Juric ha bisogno del supporto della società per ottenere ancora qualche cosa in più per arrivare al 7° posto. Se riesce a raggiungere questo obiettivo è chiaro che poi diventa più facile da parte della società andarlo ad accontentare, ma non penso che sia questo il vero motivo. Sarebbe un orgoglio per la squadra tornare a giocare in campo internazionale e anche per la città e i tifosi del Toro. La società deve  puntare su Juric e metterlo nella condizione di avere maggiori possibilità di giostrare i giocatori di un certo livello. Servono più giocatori di qualità se vogliano arrivare in Europa, in questo senso la coperta è un po’ cortina. Se si vuole solo pensare al campionato e vivacchiare va bene così, ma se si hanno aspirazioni d’Europa bisogna metterci qualche cosa di più”.