
Vanoli: "Il Venezia è vivo, non ci sarà Ricci. 4 maggio? Il Grande Torino è tutti i giorni"
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13.45 - Paolo Vanoli anticipa all'antivigilia la conferenza stampa di presentazione della gara contro il Venezia. Il tecnico del Torino tornerà a parlare dopo la sconfitta di Napoli e a pochi giorni dal 4 maggio, giornata dedicata al ricordo del Grande Torino a 76 anni dalla tragedia di Superga. Segui la diretta testuale su Tuttomercatoweb, l'inizio della conferenza stampa è previsto per le ore 14.
Ore 14.11 - Comincia la conferenza stampa di Vanoli
Come si prepara la sfida con il Venezia? E' speciale per lei...
"L'emozione è stata di più nella prima gara, è arrivata quasi subito dopo ciò che avevamo fatto insieme. E' passato un girone, ognuno ha i propri obiettivi: loro si sono ravvivati, sono in lotta per salvarsi e dobbiamo saperlo. Giocano un buon calcio, faccio i complimenti al mister e lo ha dimostrato ovunque sia stato. Sono pericolosi sui piazzati, segnano tanti, e sappiamo il loro obiettivo. Noi dovremo essere attenti e concentrati: vogliamo questi tre punti"
Che percorso è stato dall'andata ad oggi?
"Avevamo iniziato con il piede giusto, poi abbiamo cambiato e siamo in una seconda evoluzione. Siamo migliorati tanti, nell'ultimo periodo ci sono state defezioni che non ci hanno permesso di dare continuità"
Che approccio serve venerdì?
"Deve essere importante, lavoriamo sulla mentalità senza guardare gli altri. Dobbiamo capire cosa vogliono e cosa cercano, bisogna sapere...Ci manca ancora capire come affrontare le partite: non si affrontano solo in una maniera. Troveremo Venezia e Lecce che si giocano tutto alla morte, dobbiamo far vedere la nostra mentalità. E lo abbiamo fatto, poi i risultati pendono a favore o sfavore dell'interpretazione di una gara"
Il Toro è più o meno decimo...
"Mi sta dando fastidio il più o meno, la vacanza...E' bello affrontare le partite con motivazioni. Se in futuro lotteremo per qualcosa, queste gare diventano decisive"
Il Toro è pronto per il suo messaggio?
"Deve esserlo. E dobbiamo fare il massimo fino alla fine. Se l'obiettivo è diventato questo, dobbiamo raggiungerlo. E' un allenamento di mentalità, vogliamo crescere su questo"
Come stanno gli acciaccati?
"Ricci non ci sarà, la tendinopatia gli dà fastidio. Lazaro sarà squalificato ma rientra Gineitis. Ilic sta bene, tutti gli altri pure"
Come mai a Napoli ha scelto una difesa a tre? La conferma anche per il Venezia?
"Spero di farvelo capire: nel cambiare sistema di gioco, purtroppo abbiamo avuto defezioni. Era difficile sostituire Lazaro, l'ho fatto con Gineitis che ha interpretato bene il ruolo ma mancava pure lui per squalifica...Per fortuna abbiamo lavorato su quel sistema di gioco e abbiamo fatto così, mentre nella seconda parte c'erano Lazaro e Vlasic da poter inserire. E' stata una scelta determinata dal fatto di non avere un sostituto largo a destra. Lazaro e Vlasic erano rientrati all'ultimo. E con il Venezia? Decideremo, abbiamo Gineitis"
Appena arrivato a Torino è andato a Superga: il 4 maggio è uno stimolo in più?
"La storia di questo club deve essere ogni giorno una motivazione. Non è pensare alla storia soltanto il 4 maggio...Cerco anche durante la settimana, ogni giorno, di far capire che maglia indossiamo. Sarebbe un grande errore soffermarsi solo su quella data...E' una data speciale, andare a Superga è un dovere più che un diritto. Dobbiamo onorare una squadra irripetibile, forse, per ciò che ha fatto: dieci undicesimi in Nazionale...E poi onorare tutte le persone che hanno perso la vita in quell'incidente. E' un dovere anche ricordarlo ogni volta nel bene o nel male, a volte lo facciamo bene e altre male"
Buffon ha detto che lo vedrà su una panchina più pesanti...
"Ringrazio Buffon, ma non le ho lette...Devo ringraziare io a lui, ho avuto la fortuna di giocare con uno dei portieri più forti al mondo. Al primo allenamento un giornalista mi chiese chi mi impressionò di più e risposi 'Buffon'. E' un grande uomo, può trasmettere valori importanti in Nazionale. Futuro? Non sono abituato a guardare lontano dal domani, io guardo il presente e lavoro tanto. Se oggi ho la fortuna di allenare questa grande squadra, è grazie al lavoro che ho fatto fino adesso. La prospettiva futura è in base a ciò che fai"
Ha visto video dei 4 maggio passati?
"L'addetto stampa mi insegna ogni giorno qualcosa, mi racconta aneddoti. Ed è la cosa bella, ne vado fiero. Ci sono racconti da pelle d'oca. Cerco di fare il massimo per trasferirlo: l'ho fatto anche con una frase di Pulici, cerco di farlo...Non è vero che non lo rispettiamo in campo, diamo sempre il massimo ma a volte le cose non vengono bene. Io devo seguire una strada"
Come sta Vlasic?
"Rientrava da un fastidio al polpaccio, gli dava fastidio questo ematoma. Lui è solo da gestire, ma ha i 90 minuti. Lazaro era stato fermo da più tempo ed era una gestione diversa"
Che percorso ha fatto Dembele in questi mesi?
"Ha margini di crescita dal punto di vista tecnico, fisicamente è cresciuto e ha doti naturali. Poi c'è di mezzo la palla che corre...Per questo in allenamento lo alterno in altri ruoli per fargli capire la comprensione del calcio. Con lui è un piacere, si è meritato il gol all'Udinese per voglia e determinazione di voler diventare qualcuno. E' ciò che cerco nei giovani. Poi bisogna saper stare dietro ai ragazzi, un allenatore deve riuscire a tenere alto l'entusiasmo nonostante non veda la possibilità di giocare. Prima dell'Udinese mi disse che era triste perché non giocava, io gli dissi che nel calcio può succedere tutto...Lui è entrato e ha segnato. E' stato bello il percorso che ha fatto con me, la bellezza è che non lo conoscevo, il direttore sportivo di Venezia mi segnalò Dembele e io non ebbi nemmeno il tempo di guardarlo. Lo prese l'ultimo giorno di mercato, il team manager mi dice che arriva alle 11.30 di sera in stazione...Ma non poteva arrivare il mattino dopo? Mi viene la pelle d'oca, è arrivato da solo in stazione e ti fa capire che ragazzo è".
Tre sconfitte su tre assenze di Ricci...
"Pensavo di fargli fare giusto un minuto...(ride, ndr). Senza nulla togliere agli altri, sappiamo che crescita ha avuto. E' importante, ma nel percorso mi è piaciuta la risposta della squadra: Linetty ha fatto bene a Napoli, mi fa piacere. Poi sappiamo l'importanza di Ricci...Ci ha provato durante il riscaldamento a Napoli, ma è meglio avere uno al 100% che un altro al 50%. E' una tendinopatia e bisogna trovare i giusti carichi di lavoro"
Ore 14.33 - Termina la conferenza stampa di Vanoli
Ore 14.11 - Comincia la conferenza stampa di Vanoli
Come si prepara la sfida con il Venezia? E' speciale per lei...
"L'emozione è stata di più nella prima gara, è arrivata quasi subito dopo ciò che avevamo fatto insieme. E' passato un girone, ognuno ha i propri obiettivi: loro si sono ravvivati, sono in lotta per salvarsi e dobbiamo saperlo. Giocano un buon calcio, faccio i complimenti al mister e lo ha dimostrato ovunque sia stato. Sono pericolosi sui piazzati, segnano tanti, e sappiamo il loro obiettivo. Noi dovremo essere attenti e concentrati: vogliamo questi tre punti"
Che percorso è stato dall'andata ad oggi?
"Avevamo iniziato con il piede giusto, poi abbiamo cambiato e siamo in una seconda evoluzione. Siamo migliorati tanti, nell'ultimo periodo ci sono state defezioni che non ci hanno permesso di dare continuità"
Che approccio serve venerdì?
"Deve essere importante, lavoriamo sulla mentalità senza guardare gli altri. Dobbiamo capire cosa vogliono e cosa cercano, bisogna sapere...Ci manca ancora capire come affrontare le partite: non si affrontano solo in una maniera. Troveremo Venezia e Lecce che si giocano tutto alla morte, dobbiamo far vedere la nostra mentalità. E lo abbiamo fatto, poi i risultati pendono a favore o sfavore dell'interpretazione di una gara"
Il Toro è più o meno decimo...
"Mi sta dando fastidio il più o meno, la vacanza...E' bello affrontare le partite con motivazioni. Se in futuro lotteremo per qualcosa, queste gare diventano decisive"
Il Toro è pronto per il suo messaggio?
"Deve esserlo. E dobbiamo fare il massimo fino alla fine. Se l'obiettivo è diventato questo, dobbiamo raggiungerlo. E' un allenamento di mentalità, vogliamo crescere su questo"
Come stanno gli acciaccati?
"Ricci non ci sarà, la tendinopatia gli dà fastidio. Lazaro sarà squalificato ma rientra Gineitis. Ilic sta bene, tutti gli altri pure"
Come mai a Napoli ha scelto una difesa a tre? La conferma anche per il Venezia?
"Spero di farvelo capire: nel cambiare sistema di gioco, purtroppo abbiamo avuto defezioni. Era difficile sostituire Lazaro, l'ho fatto con Gineitis che ha interpretato bene il ruolo ma mancava pure lui per squalifica...Per fortuna abbiamo lavorato su quel sistema di gioco e abbiamo fatto così, mentre nella seconda parte c'erano Lazaro e Vlasic da poter inserire. E' stata una scelta determinata dal fatto di non avere un sostituto largo a destra. Lazaro e Vlasic erano rientrati all'ultimo. E con il Venezia? Decideremo, abbiamo Gineitis"
Appena arrivato a Torino è andato a Superga: il 4 maggio è uno stimolo in più?
"La storia di questo club deve essere ogni giorno una motivazione. Non è pensare alla storia soltanto il 4 maggio...Cerco anche durante la settimana, ogni giorno, di far capire che maglia indossiamo. Sarebbe un grande errore soffermarsi solo su quella data...E' una data speciale, andare a Superga è un dovere più che un diritto. Dobbiamo onorare una squadra irripetibile, forse, per ciò che ha fatto: dieci undicesimi in Nazionale...E poi onorare tutte le persone che hanno perso la vita in quell'incidente. E' un dovere anche ricordarlo ogni volta nel bene o nel male, a volte lo facciamo bene e altre male"
Buffon ha detto che lo vedrà su una panchina più pesanti...
"Ringrazio Buffon, ma non le ho lette...Devo ringraziare io a lui, ho avuto la fortuna di giocare con uno dei portieri più forti al mondo. Al primo allenamento un giornalista mi chiese chi mi impressionò di più e risposi 'Buffon'. E' un grande uomo, può trasmettere valori importanti in Nazionale. Futuro? Non sono abituato a guardare lontano dal domani, io guardo il presente e lavoro tanto. Se oggi ho la fortuna di allenare questa grande squadra, è grazie al lavoro che ho fatto fino adesso. La prospettiva futura è in base a ciò che fai"
Ha visto video dei 4 maggio passati?
"L'addetto stampa mi insegna ogni giorno qualcosa, mi racconta aneddoti. Ed è la cosa bella, ne vado fiero. Ci sono racconti da pelle d'oca. Cerco di fare il massimo per trasferirlo: l'ho fatto anche con una frase di Pulici, cerco di farlo...Non è vero che non lo rispettiamo in campo, diamo sempre il massimo ma a volte le cose non vengono bene. Io devo seguire una strada"
Come sta Vlasic?
"Rientrava da un fastidio al polpaccio, gli dava fastidio questo ematoma. Lui è solo da gestire, ma ha i 90 minuti. Lazaro era stato fermo da più tempo ed era una gestione diversa"
Che percorso ha fatto Dembele in questi mesi?
"Ha margini di crescita dal punto di vista tecnico, fisicamente è cresciuto e ha doti naturali. Poi c'è di mezzo la palla che corre...Per questo in allenamento lo alterno in altri ruoli per fargli capire la comprensione del calcio. Con lui è un piacere, si è meritato il gol all'Udinese per voglia e determinazione di voler diventare qualcuno. E' ciò che cerco nei giovani. Poi bisogna saper stare dietro ai ragazzi, un allenatore deve riuscire a tenere alto l'entusiasmo nonostante non veda la possibilità di giocare. Prima dell'Udinese mi disse che era triste perché non giocava, io gli dissi che nel calcio può succedere tutto...Lui è entrato e ha segnato. E' stato bello il percorso che ha fatto con me, la bellezza è che non lo conoscevo, il direttore sportivo di Venezia mi segnalò Dembele e io non ebbi nemmeno il tempo di guardarlo. Lo prese l'ultimo giorno di mercato, il team manager mi dice che arriva alle 11.30 di sera in stazione...Ma non poteva arrivare il mattino dopo? Mi viene la pelle d'oca, è arrivato da solo in stazione e ti fa capire che ragazzo è".
Tre sconfitte su tre assenze di Ricci...
"Pensavo di fargli fare giusto un minuto...(ride, ndr). Senza nulla togliere agli altri, sappiamo che crescita ha avuto. E' importante, ma nel percorso mi è piaciuta la risposta della squadra: Linetty ha fatto bene a Napoli, mi fa piacere. Poi sappiamo l'importanza di Ricci...Ci ha provato durante il riscaldamento a Napoli, ma è meglio avere uno al 100% che un altro al 50%. E' una tendinopatia e bisogna trovare i giusti carichi di lavoro"
Ore 14.33 - Termina la conferenza stampa di Vanoli
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