Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / torino / Serie A
Il Torino avvisa lo Spartak Mosca: per Coco servono 15 milioni. I russi rifiutano IlicTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 14:15Serie A
di Alessio Del Lungo

Il Torino avvisa lo Spartak Mosca: per Coco servono 15 milioni. I russi rifiutano Ilic

Saul Coco potrebbe trasferirsi in Russia, ma lo Spartak Mosca dovrà aumentare l'offerta perché gli 8-10 milioni di euro non soddisfano il Torino. Secondo quanto riportato dall'edizione di Tuttosport in edicola quest'oggi, Urbano Cairo ne vuole almeno 15, con il calciatore che poi dovrà eventualmente accettare il triennale che gli è stato proposto. Vagnati cederebbe volentieri l'equatoguineano per generare una plusvalenza dopo una sola stagione. Il canale con lo Spartak Mosca è più aperto che mai. Curioso come gli agenti di Ivan Ilic siano tornati a bussare per proporre il centrocampista, dopo che a febbraio era stato molto vicino al trasferimento prima che la trattativa si interrompesse quando tutto sembrava fatto. I russi però hanno risposto con un secco no, cosa che è successa anche quando è stato fatto un tentativo con lo Zenit San Pietroburgo. Ilic in carriera ha vestito le maglie di Hellas Verona, Torino, NAC Breda, Zemun e Stella Rossa, mentre Coco quelle di Las Palmas e Torino. Entrambi hanno giocato più partite con le proprie nazionali e sono profili ormai di assoluta affidabilità. Certo, non ancora da big, ma il loro contributo alla causa dei piemontesi potrebbero senz'altro darlo. Le strade però verosimilmente si divideranno, almeno sono questi i presupposti.