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Atalanta superstar, 76 milioni di entrate senza toccare i titolari
È stata una sessione di mercato più che prolifica per l'Atalanta. A fronte di cinque milioni spesi fra Lennart Czyborra - uno andato allo Schalke per la mancata recompra, circa quattro all'Heracles Almelo - e gli zero per il prestito biennale di Mattia Caldara ne sono arrivati settantasei (bonus compresi) per zero titolari ceduti. Andrebbe messo, nel computo totale, pure il riscatto di Duvan Zapata, dodici milioni alla Samp, ma era un'operazione che sarebbe stata fatta a giugno e per il bilancio nerazzurro non c'è grossa differenza, visto che segue l'anno solare.
BARROW - Tesserato due anni fa - ed esploso subito in prima squadra - ha avuto il tempo per avvicinarsi al sole e bruciarsi le ali, un po' come Icaro. Però ha ricominciato alla grande, a Bologna, segnando il gol del momentaneo 2-1, a tutti gli effetti la rete della vittoria. È stato pagato circa 19 milioni tra parte fissa e bonus, molti per chi aveva giocato davvero poco per questa stagione.
IBANEZ - Preso a cinque milioni un anno fa, ha giocato solo due partite. Una con il Genoa, fondamentale per l'approdo in Champions League, rischiando con un passaggio all'indietro di testa che aveva dimostrato personalità. L'altra, decisiva per il passaggio agli ottavi di finale contro lo Shakhtar, bagnando l'esordio con un grande liscio. Eppure ieri è arrivato a Fiumicino, operazione da 11 milioni per due presenze in A.
MASIELLO - Arrivato nell'estate del 2011, aveva giocato solo sei mesi - pur da protagonista nella squadra che cancellò il -6 di penalizzazione - e poi rimase fermo per quasi tre anni. Protagonista nelle ultime stagioni, era diventato solo un'alternativa per Gasperini. Giocando partite molto altalenanti: il Genoa gli fa due anni e mezzo di contratto con opzione, ingaggio intorno al milione, quasi jackpot. Anche per l'Atalanta, che prende 2,5 milioni.
KULUSEVSKI - Gasp lo manda a giocare perché avrebbe avuto poco spazio, lui dimostra e diventa uno dei migliori giovani della Serie A. 35 milioni di euro più 9 di bonus (una parte che va alla sua ex squadra) per il più grande esborso della sessione di mercato, da parte della Juventus. E pensare che i 90 mila euro spesi nel 2016 avevano fatto storcere il naso a qualcuno.
SALDO POSITIVO - Insomma, alla fine l'Atalanta - al netto dei bonus e delle percentuali di rivendita - è sopra il più 50 in questa sessione. Potrebbe anche rinforzarsi a giugno, ma, al netto del 7-0 contro il Torino, l'allenatore chiedeva qualcosa di più. Come l'anno scorso, come quello prima. Salvo poi arrivare a centrare l'obiettivo Europa.
BARROW - Tesserato due anni fa - ed esploso subito in prima squadra - ha avuto il tempo per avvicinarsi al sole e bruciarsi le ali, un po' come Icaro. Però ha ricominciato alla grande, a Bologna, segnando il gol del momentaneo 2-1, a tutti gli effetti la rete della vittoria. È stato pagato circa 19 milioni tra parte fissa e bonus, molti per chi aveva giocato davvero poco per questa stagione.
IBANEZ - Preso a cinque milioni un anno fa, ha giocato solo due partite. Una con il Genoa, fondamentale per l'approdo in Champions League, rischiando con un passaggio all'indietro di testa che aveva dimostrato personalità. L'altra, decisiva per il passaggio agli ottavi di finale contro lo Shakhtar, bagnando l'esordio con un grande liscio. Eppure ieri è arrivato a Fiumicino, operazione da 11 milioni per due presenze in A.
MASIELLO - Arrivato nell'estate del 2011, aveva giocato solo sei mesi - pur da protagonista nella squadra che cancellò il -6 di penalizzazione - e poi rimase fermo per quasi tre anni. Protagonista nelle ultime stagioni, era diventato solo un'alternativa per Gasperini. Giocando partite molto altalenanti: il Genoa gli fa due anni e mezzo di contratto con opzione, ingaggio intorno al milione, quasi jackpot. Anche per l'Atalanta, che prende 2,5 milioni.
KULUSEVSKI - Gasp lo manda a giocare perché avrebbe avuto poco spazio, lui dimostra e diventa uno dei migliori giovani della Serie A. 35 milioni di euro più 9 di bonus (una parte che va alla sua ex squadra) per il più grande esborso della sessione di mercato, da parte della Juventus. E pensare che i 90 mila euro spesi nel 2016 avevano fatto storcere il naso a qualcuno.
SALDO POSITIVO - Insomma, alla fine l'Atalanta - al netto dei bonus e delle percentuali di rivendita - è sopra il più 50 in questa sessione. Potrebbe anche rinforzarsi a giugno, ma, al netto del 7-0 contro il Torino, l'allenatore chiedeva qualcosa di più. Come l'anno scorso, come quello prima. Salvo poi arrivare a centrare l'obiettivo Europa.
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