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Metropolis - L'ex Spinosa ritrova la Turris dopo 27 anni: "Ricordi indelebili del Liguori, ma la Ternana non è in vacanza..."
domenica 11 aprile 2021, 06:29Primo piano
di Vincenzo Piergallino
per Tuttoturris.com
fonte Metropolis Quotidiano (Bruno Galvan)

Metropolis - L'ex Spinosa ritrova la Turris dopo 27 anni: "Ricordi indelebili del Liguori, ma la Ternana non è in vacanza..."

La trasferta di Torre del Greco non sarà come le altre per Pietro Spinosa, preparatore dei portieri della Ternana dei record, che con la maglia corallina ha giocato per due anni:Non siamo sazi, le motivazioni sono altissime da parte nostra. C’è un campionato da onorare fino alla fine, vogliamo arrivare nelle migliori condizioni possibili alle due gare di Supercoppa. Non siamo in vacanza”. 

Torre del Greco non è una gara banale per te. 

“Ho trascorso due anni da calciatore. Ancora oggi, con la formazione del 93-94, abbiamo un gruppo su Whatsapp in cui ci scriviamo messaggi ricordando quei tempi. Quel gruppo guidato da un allenatore all’avanguardia come Merolla ancora oggi è nel cuore dei tifosi per la qualità di gioco che ha fatto vedere in campo. La Turris è un ricordo importante così come i suoi tifosi”. 

Che effetto ti farà entrare al Liguori dopo 27 anni? 

“Già adesso sono emozionato, su quel campo ho dato tutto conoscendo persone straordinarie. Il primo anno, quando giocavamo in casa, dovevo recarmi allo stadio almeno un’ora prima della gara perché con una pala dovevo scavare ed ammorbidire l’area piccola in quanto il fondo era un mix tra cemento e terra. Per difendere la porta della Turris devi avere personalità, non è facile giocarci”. 

Strino è stato importante per te. 

“È stato lo scudo di noi portieri contro le pressioni provenienti dall’esterno. Quando le cose non andavano bene sapevi che c’era lui a proteggerti dalle critiche. Enzo era la Turris”. 

Hai un rammarico di quella esperienza? 

“L’infortunio del secondo anno che mi tenne fuori parecchi mesi. Fui io a consigliare Merolla di puntare su Sassanelli anche quando tornai a pieno regime. Oggi Gigi è il preparatore dei portieri del Lecce, ci sentiamo sempre. È a tutti gli effetti un mio discepolo in tal senso (ride ndr)”. 

Se ti dico Turris-Fasano? 

“Presi il mio unico rosso in carriera peraltro stando in panchina. Decisi di buttarmi in una rissa e fui mandato negli spogliatoi”. 

Dietro alla Ternana dei record c’è un allenatore come Lucarelli. 

“Ha dato motivazioni a tutti. Siamo una squadra che ha un’intensità degna della B. Vero, ci sono cal ciatori in rosa superiori alla media per la Lega Pro, ma Lucarelli è stato bravo a tenere tutti sulla corda rendendoli partecipi al progetto. Ci sono stati miglioramenti in ogni ragazzo. Gestire un gruppo fatto da titolari non è semplice e lui ci è riuscito alla grande”. 

Che gara ti aspetti? 

“La Turris è affamata di punti salvezza e la metterà sul piano della lotta e del ritmo. Noi abbiamo ancora tanto da dire e proveremo a fare la nostra gara”. 

Sei stato l’uomo che parò il rigore nella finale play-off di quel Castel di Sangro che approdò in B. La Tur-ris, volendo sognare, potrebbe un giorno fare un’impresa simile? 

Torre non è Castel di Sangro nel senso che è la quarta o quinta città in Campania. Le componenti per programmare una roba del genere ci sono tutte. C’è una società solida che, salvo sorprese, manterrà la categoria al primo anno di professionismo. Se dovesse accadere questo sogno, sarei il primo ad esserne felice. Mando un abbraccio a tutto il popolo corallino, li porto sempre nel mio cuore”.