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Udinese, l'identità della squadra è chiara: il Runjaic-ball è 3-6-1 e contropiedeTUTTO mercato WEB
Oggi alle 13:11Primo Piano
di Francesco Maras
per Tuttoudinese.it

Udinese, l'identità della squadra è chiara: il Runjaic-ball è 3-6-1 e contropiede

Un Udinese senza più nulla da chiedere al campionato esce sconfitta dall'Allianz Stadium di Torino per 2-0 contro una Juventus che, di contro, ha bisogno di punti utili per assicurarsi la qualificazione alla prossima Champions League. Ciò che colpisce ancora una volta è l'atteggiamento della squadra bianconera, mai davvero pericolosa dalle parti di Di Gregorio, che non è costretto a pagare il biglietto da spettatore solo per qualche intervento di routine. 

La squadra messa in campo da Kosta Runjaic prevede ancora una volta tre giocatori davanti a Okoye, un centrocampo foltissimo e un unico attaccante, nella speranza più di non prenderle che di darle. Gli infortuni possono essere una scusante fino a un certo punto: i friulani hanno tirato i remi in barca a salvezza ottenuta. La gestione dell'organico da parte dell'allenatore rimane un enigma: perché non provare nuove soluzioni, una volta ottenuta la certezza della permanenza nella massima serie? Quali sono i vantaggi di tenere in panchina giocatori giovani che scalpitano e campioni (seppur nella fase calante della carriera) amati dai tifosi?

Al centro della discussione finisce anche il modulo utilizzato da Runjaic: la squadra non ha mai dato la sensazione di offrire un gioco propositivo e di affidarsi troppo all'estro di un giocatore come Thauvin. Il periodo di flessione è coinciso con l'assenza del francese, ma non è possibile avere come unica alternativa il contropiede - raramente efficace - o i lanci in profondità verso la punta. 

La buona stagione della squadra, salva senza i patemi degli ultimi campionati e quindi capace di centrare l'obiettivo stagionale, ha fatto spesso passare in secondo piano gli aspetti tattici e di gestione del gruppo squadra. L'Udinese, con un po' più di coraggio, avrebbe potuto fare di più. Aveva ragione Runjaic a non parlare di Europa, ma la sensazione resta quella di un lavoro compiuto a metà.