
Udinese, svolta americana sempre più vicina: la società pronta a entrare nella galassia di Mark Walter
Il futuro dell’Udinese potrebbe essere già stato scritto, e porta la firma di uno dei nomi più influenti della finanza sportiva internazionale: Mark Walter, ceo del colosso Guggenheim Partners e già co-proprietario del Chelsea e dei Los Angeles Dodgers. Secondo quanto trapela da fonti belghe sarebbe stato già raggiunto un accordo da 184,7 milioni di euro per la cessione dell’intero pacchetto azionario del club friulano, anche se le indiscrezioni parlano con più insistenza di una cessione dell’80% delle quote, con la famiglia Pozzo ancora presente con un 20% e un ruolo operativo nella gestione sportiva.
Una svolta epocale, che porrebbe fine a 39 anni di gestione della famiglia Pozzo e che aprirebbe l’orizzonte ad un nuovo corso targato USA. Non si tratterebbe però, come qualcuno ha ipotizzato, di un affiancamento tra Chelsea e Udinese sul modello Red Bull o City Group. Al contrario, Walter avrebbe in mente un progetto autonomo e ambizioso: costruire una propria “galassia calcistica europea” con l’Udinese come primo e più prezioso tassello. Una visione supportata da numeri da capogiro: secondo fonti vicine al fondo, sarebbero pronti 1,8 miliardi di dollari di investimento per acquisire altri club nei Paesi dalla forte tradizione calcistica, con la Serie A tra le priorità assolute.
Secondo quanto emerso, l’accordo tra le parti sarebbe stato siglato già lo scorso 15 aprile, ma non ancora formalmente presentato alla FIGC, che deve autorizzare il cambio di proprietà prima dell’annuncio ufficiale. La tempistica è ormai definita: il closing è previsto tra venerdì 6 e sabato 7 giugno, in tempo per permettere alla nuova proprietà di pianificare la stagione 2025/2026.
Nonostante la vendita della maggioranza, i Pozzo potrebbero rimanere ancora per un periodo all’interno della società, contribuendo alla gestione sportiva e al passaggio di consegne, soprattutto in vista del calciomercato estivo. Non a caso, Gino Pozzo starebbe già lavorando alla cessione dei tre pezzi pregiati della rosa – Lucca, Bijol e Solet – con l’obiettivo di ottenere circa 80 milioni di plusvalenze nette, che garantirebbero stabilità e continuità operativa nella fase di transizione.
Guggenheim Partners, fondata nel 1999 e con sedi tra New York, Londra, Los Angeles e Dubai, è una delle società più importanti del mondo nel campo dei servizi finanziari. Il suo ceo Mark Walter è noto per aver messo insieme nel 2012, tra gli altri, Magic Johnson nel gruppo che ha acquistato i Dodgers per 2,2 miliardi di dollari. Con un patrimonio personale stimato in 6,1 miliardi di dollari secondo Forbes (585° uomo più ricco al mondo), Walter è investitore di lungo corso abituato a visioni strutturate e progetti industriali.
L’Udinese, con uno stadio di proprietà tra i più moderni d’Europa, una struttura economico-finanziaria sana e una storia di valorizzazione dei talenti ormai riconosciuta a livello internazionale, rappresenta per Walter un asset strategico da cui partire per costruire un polo calcistico ad alta competitività.
Resta ora solo da capire quale sarà il ruolo futuro della famiglia Pozzo. Se resterà come garante sportivo, in stile Percassi-Atalanta, o se preferirà cedere gradualmente ogni posizione. Di certo, l’era Pozzo ha cambiato il volto del calcio italiano, portando un piccolo club di provincia ai vertici. E proprio in virtù di quel patrimonio sportivo, umano e infrastrutturale costruito in quasi quattro decenni, oggi l’Udinese è pronta ad entrare in una nuova era globale.







