
Stefano Okaka: "Mai avrei immaginato Tudor in lacrime, legame fortissimo con la Juventus"
"La Juventus fa bene a rinnovare la fiducia a Igor Tudor. Il mister ha fatto un bel lavoro e centrato l’obiettivo che tutti gli avevano richiesto al momento del suo arrivo. Non era affatto scontato arrivare in Champions League e ce l’hanno fatta grazie al suo lavoro. Per questo è giusto che vadano avanti con lui in panchina". Pensieri e parole di Stefano Okaka, attaccante attualmente svincolato ed ex allievo di Igor Tudor all'Udinese. Il giocatore si è espresso così in un'intervista rilasciata a Tuttosport.
Come giudica il primo trimestre del suo ex allenatore alla guida della Vecchia Signora?
"Sicuramente in maniera positiva. Tudor è arrivato in un momento molto delicato e ha accompagnato la Juve fuori dalla crisi. Il calendario non era facile con tanti scontri diretti in trasferta, dai quali i bianconeri non sono mai usciti sconfitti. I numeri poi dicono che ha fatto 18 punti in 9 gare: un buon bottino per arrivare al quarto posto, che era il traguardo da conquistare a tutti i costi".
Visto da lontano è il solito Tudor che conosceva?
"Il mister è sempre strong (testuale, ndr). Un tipo tosto che sa quello che vuole e si fa rispettare. Queste caratteristiche sono la sua forza. Le dico la verità: in qualcosa mi è sembrato cambiato…".
A cosa si riferisce?
"Mai mi sarei immaginato di vederlo commosso alla fine di Venezia-Juve per aver conquistato la qualificazione in Champions. Gliel’ho detto: si è addolcito (risata, ndr). Scherzi a parte: in quegli occhi lucidi si vedeva tutta la sua passione e il legame fortissimo che Tudor ha con questo club. È innegabile quanto ami davvero la Juventus e credo che questa cosa alla lunga si possa rivelare un valore aggiunto".
Come giudica il primo trimestre del suo ex allenatore alla guida della Vecchia Signora?
"Sicuramente in maniera positiva. Tudor è arrivato in un momento molto delicato e ha accompagnato la Juve fuori dalla crisi. Il calendario non era facile con tanti scontri diretti in trasferta, dai quali i bianconeri non sono mai usciti sconfitti. I numeri poi dicono che ha fatto 18 punti in 9 gare: un buon bottino per arrivare al quarto posto, che era il traguardo da conquistare a tutti i costi".
Visto da lontano è il solito Tudor che conosceva?
"Il mister è sempre strong (testuale, ndr). Un tipo tosto che sa quello che vuole e si fa rispettare. Queste caratteristiche sono la sua forza. Le dico la verità: in qualcosa mi è sembrato cambiato…".
A cosa si riferisce?
"Mai mi sarei immaginato di vederlo commosso alla fine di Venezia-Juve per aver conquistato la qualificazione in Champions. Gliel’ho detto: si è addolcito (risata, ndr). Scherzi a parte: in quegli occhi lucidi si vedeva tutta la sua passione e il legame fortissimo che Tudor ha con questo club. È innegabile quanto ami davvero la Juventus e credo che questa cosa alla lunga si possa rivelare un valore aggiunto".
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