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TMW RADIO - Bachini: "Voglio tornare nel mondo che sognavo da bambino, quello del calcio"TUTTO mercato WEB
mercoledì 7 giugno 2023, 19:23Serie A
di Tommaso Bonan

TMW RADIO - Bachini: "Voglio tornare nel mondo che sognavo da bambino, quello del calcio"

Piazza Affari con Cristiano Cesarini e Alessandro Sticozzi Ospite: Jonathan Bachini
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Nella serata di TMW Radio, all’interno di “Piazza Affari”, è intervenuto l’ex calciatore Jonathan Bachini.

Prima di tutto: come sta Jonathan Bachini?
“Bene. Tramite il mio avvocato di Brescia Anna De Mattei mi è giunta ieri la notizia verso le 12 dicendomi che alla fine ce l’avevamo fatta a farci togliere questa radiazione. Aveva ricevuto una comunicazione da parte della procura antidoping dove veniva messo nero su bianco che la radiazione era revocata”.

Si trattava di una squalifica durata 19 anni?
“Non squalifica, bensì una radiazione, che è un ergastolo sportivo e ieri - 6 giugno - è finito questo calvario. Emozione alle stelle che ho ancora addosso”.

Si tratta di una pena unica, giusto?
“Non credo sia mai stata data una radiazione prima di questo. Si arrivò a questo perché questo era il massimo della pena che potessero addebitarmi. Flachi fu squalificato 12 anni per lo stesso caso, io presi il massimo della pena. Non me ne sono mai fatto una ragione fino in fondo”.

Cosa diresti al Jonathan Bachini di 19 anni fa?
“Al Jonathan Bachini di 19 anni fa… avevo coronato un sogno. A quel ragazzo direi di non fare str***ate di continuare a coltivare il sogno che aveva da bambino e che aveva realizzato”.

Perché si arriva a fare quelle str***ate?
“Voglio sottolineare che non ero un tossicodipendente e non lo sono mai stato. Ho fatto degli errori e nessuna remora chi - poverino - ha bisogno d’aiuto”.

Hai mai avuto brutti pensieri?
“Non ho mai pensato di farla finita, lo nego categoricamente. È stata una discesa ripida sin dall’inizio per tutto quello che mi sono portato dietro. Lungi da me pensare di farla finita”.

Il calcio ti ha voltato completamente le spalle o qualcuno ti è stato vicino?
“Il calcio è questo. Ti voltano le spalle anche quando finisci una carriera, figurarsi per quello che è capitato a me. È difficile che ci sia un attaccamento perché tutto è molto veloce. Ci sono rimasto male di un fatto: ho aiutato tanti calciatori in erba e sono stato amico di molti; dopo quello che è successo ne ho sentiti veramente pochi. Non mi sono sentito solo fino in fondo perché conoscevo le dinamiche a cui sarei andato incontro. Poi c’è una cosa da dire: quando capitano queste cose voli sempre in prima pagina, poi quando riesci a chiudere il capitolo ci sono i titoli piccoli piccoli”.


Come hai vissuto il rapporto con ciò che ti circondava?
“All’inizio ho sofferto tanto, non per il giudizio della gente, bensì casomai per gli sguardi. Sono stato sempre una persona molto umile e tranquilla e sono sempre andato avanti con le spalle larghe, mantenendo la testa alta, tenendomi la mia dignità. Quella nessuno me l’ha mai tolta”.

Come vuole ripartire ora Jonathan Bachini?
“Vorrei entrare in qualche modo nel mondo del calcio. Proverò a prendere brevetti ed attestazioni per diventare allenatore, o talent-scout. Credo che questo mondo mi sia appartenuto sin da quando sono nato e ora vorrei ricominciare. Non ho avuto ancora la possibilità di sperimentare”.

Come hai passato il tempo lontano dal calcio?
“Ho l’hobby della pesca in mare che mi ha tenuto tanta compagnia. Ho una splendida famiglia, una grande compagna”.

Che calcio vedi oggi?
“Ho notato che il calcio è cambiato molto. Sono passati 19 anni da quando ho smesso. Quando vedo le partite penso all’odore dell’erba e alle emozioni dello stare nello spogliatoio prima della partita”.

Un allenatore che ti ha convinto?
“Ora ci sono diversi allenatori bravi e preparati che stanno già facendo bene. Italiano ha fatto un grande lavoro a Firenze e mi auguro che stasera ne colga i frutti”.

C'è un Bachini, oggi, nel campionato italiano?
“Avevo caratteristiche particolari. Nel 3-4-3 di Zaccheroni facevo tutta la fascia e nonostante fossi molto allenato fisicamente avevo una discreta tecnica. Giocatori simili a me non ne vedo”.

Un pensiero sul Brescia?
“Il Brescia il pensiero purtroppo è negativo. Sono molto affezionato a Brescia e sono dispiaciutissimo per come è finita la stagione”.