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Milan-Venezia, TOP & FLOP, in mezzo brilla Vacca, davanti il sacrificio toglie pericolositàTUTTO mercato WEB
giovedì 23 settembre 2021, 15:54Primo Piano
di Davide Marchiol
per Tuttoveneziasport.it

Milan-Venezia, TOP & FLOP, in mezzo brilla Vacca, davanti il sacrificio toglie pericolosità

TOP

1. Molinaro, tiene bene grazie all'esperienza. Quando la gamba non ce la fa serve l'esperienza. Questo è l'insegnamento che ieri sera ha portato Cristian Molinaro, autore di una prova solida in quel di San Siro, stadio che ormai non gli fa più effetto. Florenzi e Diaz sono più veloci, ma l'ex Juventus quando serve usa il mestiere e dalle sue parti non si passa, neanche quando i rossoneri prendono il sopravvento;

2. Vacca, dà tanto equilibrio. Il play conferma ancora una volta di essere arrivato in Serie A per restarci. Chiamato ad abbassarsi piazzandosi tra difesa e centrocampo, è poi chiamato a far partire l'azione. Ripulisce tantissimi palloni e permette al Venezia di reggere con discreta tranquillità nella sezione centrale del campo;

3. Aramu, tantissimo sacrificio. Deve correre il triplo del solito (che normalmente è già tanto) per aiutare i suoi a occupare gli spazi, impedendo così al Milan di sfondare. Lo fa molto bene, ma questo gli fa anche perdere un po' della lucidità necessaria per le sue giocate di qualità. Nonostante questo, ne mette comunque in mostra qualcuna.

FLOP

1. Peretz, ancora non ci siamo. L'israeliano viene schierato titolare dopo un ingresso in campo discreto contro lo Spezia, ma non riesce a dar seguito a quella prestazione. Soffre tantissimo in mezzo a Bennacer e Tonali, finendo con l'essere spesso annullato. Ha una chance da gol colossale che gli permetterebbe di ottenere un'iniezione di fiducia importante, ma l'indecisione lo tradisce;

2. Forte, non riesce a giocare con la squadra. Match che sarebbe stato complicatissimo per qualsiasi attaccante. È in una tenaglia ed è troppo isolato. L'ex Inter così non riesce a giostrare con i compagni e i suoi movimenti non sono sufficienti per riuscire a cambiare qualcosa nell'inerzia della partita;

3. Johnsen, Kalulu è troppo in forma. Il norvegese gioca sul lato di un Kalulu in grande spolvero. Non riesce mai a coglierlo in controtempo e la tanta corsa per aiutare in fase difensiva finisce col togliergli la lucidità che servirebbe per vincere l'uno contro uno. Il risultato è una pericolosità ridotta al lumicino, con il francese che nel primo tempo è tra i migliori. Un po' meglio nella ripresa, ma non basta.