
De Raffaele: "A Cremona, sarà un altra partita difficile perché la Vanoli ha dato filo da torcere a tante squadre".
Dopo l'impegno in Eurocup contro Bourg, la Reyer si rituffa in Campionato, domenica al PalaRadi sfiderà i padroni di casa della Vanoli Cremona. All'andata sul parquet del Taliercio s'imposero gli Orogranta per 88-71. Poco fa in conferenza stampa coach De Raffaele ha presentato il match.
“È naturale e scontato dire che siamo in una situazione di difficoltà, anche perché i postumi della partita con Bourg sono stati ancora una volta pesanti dal punto di vista degli infortuni. Oltre alla situazione di Cerella, che conosciamo, si sono aggiunte quelle di Mazzola e di Bramos; ma al di là di questi problemi che abbiamo e dei lungodegenti in assenza, Cremona rappresenta un’altra partita importante, difficile perché è una squadra che in casa gioca storicamente sempre con grande attitudine. Una squadra che ha dato del filo da torcere a tante: dovremo cercare di limitare le loro giocate in campo aperto e lavorare sulle capacità individuali di alcuni giocatori, come soprattutto Spagnolo, lo stesso Harris o Poeta di poter creare.Dovremo andare a fare una battaglia, una partita con l’elmetto, di grande sacrificio. Questo è il momento di combattere, di resistere, perché non possiamo fare altro, aspettando che rientrino i giocatori, che stiamo un po’ meglio e anche che riusciamo a inserire i nuovi. Ripeto: servirà una partita di grande umiltà, di grande sacrificio, dove tutti dovranno cercare di darsi una mano, in una gara che ci vede davanti a una squadra a sua volta in cerca di fare più punti possibili”.
Mazzola e Bramos ci saranno domenica?
"Siamo in una situazione di grande emergenza valuteremo all'ultimo chi sarà della partita. Bramos ha un problema al gomito. Morgan ha bisogno di tempo. Ieri ci siamo allenati in pochi e qualche giocatore ha dovuto destreggiarsi in un ruolo non suo. In questo momento va così dobbiamo tapparci le orecchie, lavorare solo su noi stessi, resistere e combattere, anzi certamente combattere un po' di più."
Daye come sta, ha risolto i problemi alla schiena o è ancora lungodegente? Sanders tornerà a disposizione?
"Austin è ancora indisponibile e sicuramente non sarà della partita. Sanders torna disponibile per la partita di Cremona".
Guardando le statistiche ho notato che nel match d'andata avete fatto la differenza con i punti in area. Pensa che possa essere un aspetto fondamentale anche nella partita di domenica?
"Visto che, al momento è uno dei reparti in cui siamo più numerosi. Certamente è un elemento sul quale dovremmo insistere per quanto poi magari ci possono dei vantaggi che scaturiscono comunque dal convogliare la palla dentro l'area."
Ci può dire qualcosa riguardo l'esclusione dalla Final Eight di Coppa Italia?
"C'è molto dispiacere perché era uno degli obiettivi che volevamo raggiungere e non ci siamo riusciti. Credo che giocando un girone d'andata modesto. Io sono molto equo nelle valutazioni. Come siamo usciti noi potevano uscire altri ma alla fine credo che ci debba servire per avere più spinta per il girone di ritorno perché alla fine per mille combinazioni potevamo entrare ma era anche necessario fare qualcosa di più in questo girone d'andata rispetto a quelle che sono le aspettative."
Come procede l'inserimento di Jordan Morgan nei primi giorni Orogranta?
"Morgan arriva da otto mesi di stop dopo l'operazione al crociato. Ci vuole ancora tempo, non so fare ancora una stima di quanto ci vorrà per vederlo in campo. Adesso deve lavorare. Un aspetto positivo è che Martynas Echodas sta facendo certamente meglio rispetto a prima.
Analizzando la classifica, possiamo dire che se escludiamo Milano e Bologna in quattro punti ci sono tutte le contendenti per i play-off?
"Questo è verissimo, è un'analisi che facciamo anche noi. Credo che la cosa che più ci ha contraddistinto in questi momenti è la compattezza di chi dirige la baracca a 360°. Questa è la cosa che più vorrei che uscisse fuori in qualsiasi cosa noi facciamo. L'altra cosa che emerge da questa tua analisi è che bisogna lavorare con molta umiltà, ben sapendo che siamo in una situazione difficile. Se non saremo umili, al di là dei cambiamenti per cui ringrazio il club, sarà un anno comunque di sofferenza. Quindi se non riprendiamo questa matrice di sacrifico, umiltà e disponibilità, con questa compattezza che per chi gestisce tutte le parti della società è sempre mostrata, sarà comunque un anno molto difficile al di là dei 2-4-6 punti dal terzo posto che poi cambiano poco. Cambia il fatto di ritrovare l'identità nel sapere che l'obiettivo si raggiunge con grande umiltà, altrimenti si fa dura."






