Un punto e poco più
Si poteva fare qualcosa in più? Sì. Il Venezia strappa un punto sul campo delle Spezia ma senza convincere. Prestazione abbastanza deludente, soprattutto dalla metà campo in su. A salvare più volte il risultato un Vicario versione paratutto, a guidare la squadra l'esperienza di Domizzi. Ma non è bastato per vincere.
Lo ha ammesso anche Zenga in conferenza stampa: "Non ci è riuscito nulla di quello che avevamo preparato". E in effetti la partita era stata pensata tutta in un altro. Con gli esterni ad offendere sulle fasce, con un centrocampo dinamico e pronto a rifornire gli attaccanti, con un Di Mariano libero di spaziare su tutto il fronte d'attacco. Così non è stato. Il Venezia è stato costretto, anche da una maggior dinamismo degli avversari, a chiudersi dietro, a pensare prima di tutto a difendere e non ad offendere.
Eppure le occasioni per vincerla ci sarebbero anche state, come il tap-in di Rossi poi annullato per off-side. La partenza non era stata negativa, poi qualcosa, come spesso altre volte è accaduto in questa stagione, ha mandato in confusione la squadra.
Quel che resta allora è una partita dalle poche luci e dalle molte ombre, la quinta consecutiva senza vittoria. Il merito? Quello di non aver mollato e di essere sempre rimasti in partita, perché ieri davvero lo Spezia ha sprecato tantissimo. Non perdere allora, portando a casa un punto che nonostante tutto muove la classifica, è meglio che niente.
Tante le insufficienze in pagella. Garofalo, personalmente, il peggiore. Partita da dimenticare. Gyasi è una sofferenza per tutta la partita. Male anche Suciu, Bruscagin e i nuovi Rossi e Lombardi. Prestazione, insomma, che è meglio mettersi subito alle spalle.
Zenga? Speriamo che, ora che gli è passata la febbre, anche lui si inventi qualcosa per dare una svolta a questo campionato.