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...con Fausto Rossi

...con Fausto Rossi
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 18 aprile 2020, 00:00A tu per tu
di Alessio Alaimo
“Papà a tempo pieno, allenamenti e Football Manager: le mie giornate ai tempi del Coronavirus. Io e la Reggiana vogliamo tornare in alto, contatti per il rinnovo. Scudetto, io dico Juve. Cellino...”

Vita da papà a tempo pieno per Fausto Rossi. Ai tempi del Coronavirus il centrocampista della Reggiana si gode la famiglia, in attesa di poter tornare in campo. Ma lo sguardo al calcio, ovviamente, non manca mai. Scuola Juve, una serie di esperienze in giro per l’Europa e tanta voglia di tornare in alto, proprio come la Reggiana. Rossi si racconta a TuttoMercatoWeb.

Rossi, come vive questo momento?
“Cerco di tenere allenata la mente e il fisico con esercizi mirati. E intanto mi godo la famiglia”.

Che allenamenti svolge?
“Cerchiamo di fare esercizi a corpo libero di forza e prevenzione. E nei limiti del possibile corro. Sul tapis roulant”.

E finiti gli allenamenti, famiglia a parte, come trascorre le giornata?
“Attraverso Wyscout ho rivisto un po’ di partite anche degli anni precedenti. Come la finale dell’Europeo contro la Spagna giusto per flagellarmi da solo (sorride, ndr). Oggi i video sono importanti e cerco di tenere allenata la mente. Guardo le nostre partite ma anche altre perché sono matto per il calcio”.

Niente PlayStation?
“Purtroppo con i bambini, soprattutto con quello di due anni e mezzo, non riesco a prendere il joystick in mano...(sorride, ndr). Ho sempre giocato alla Play, ma questa volta non ho neanche comprato Fifa 20. Ogni tanto gioco a Football Manager, così mi alleno anche a livello manageriale. L’ultima carriera la sto facendo con l’Inter, mi piace non partire favorito e cercare di costruire una squadra un po’ come sta facendo un po’ Conte. Nell’Inter c’è un bel progetto. Diciamo che provo a lavorare alla Conte”.

Il campionato riprenderà?
“È difficile. Considerata la situazione generale, i contagi sono diminuiti ma non c’è ancora il rischio zero. Finché non si troverà un vaccino sarà dura riprendere. I ritiri e la creazione di un quartier generale per ogni squadra sono delle possibilità per la Serie A, ma non credo che in Serie C le società possano permetterselo”.

Come è stato il suo campionato fin adesso?
“Sono contento, credo di aver fatto bene grazie anche ai miei compagni. Spero di poter concludere il campionato perché lasciare un lavoro positivo a metà non sarebbe il massimo”.

Come procedono le trattative per il rinnovo?
“Se n’è parlato con la società. Poi è arrivato il Coronavirus. Ma l’importante è che ci sia la volontà di trovare una soluzione. Ripartire da una piazza importante come questa è un segnale per risalire il prima possibile. Qui c’è un progetto serio. Vogliamo la promozione”.

Cresciuto alla Juve, ha giocato al Brescia, in Spagna, in Romania. Che ci fa in Serie C?
“Ho sempre dato il massimo e grande disponibilità nella squadre in cui ho giocato. In Spagna ho fatto bene. In Romania anche ma poi ho dovuto fare i conti con un’operazione che mi ha fermato. Non voglio pensare a ciò che è stato. Avendo fatto bene quest’anno ci può essere un po’ di visibilità su di me”.

Lotta Scudetto: se si riprende, come la vede?
“L’Inter è leggermente staccata, la Lazio ha solo il campionato a cui pensare e può preparare meglio le partite Ma vedo favorita la Juve, che vince da otto anni e se il campionato si rigiocherà probabilmente vincerà ancora”.

Cellino non vuole riprendere. I malpensanti fanno due più due: basta guardare la classifica del Brescia.
“Posso capire Cellino ma pensando in maniera pulita per quello che è successo a Brescia e ciò che stanno passando i bresciani. È giusto che dica di non voler riprendere, ci sono stati troppi morti. Sul campo spero che il Brescia possa riuscire a salvarsi, non è mai detta l’ultima parola. Da ex speravo in un campionato diverso”.

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