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Ascoli, Breda: "Rammarico per non aver centrato i playoff? Un po', ma guardiamo avanti"
Ancora in giro per le scuole l'Ascoli, con mister Roberto Breda che ha incontrato quest'oggi gli alunni del plesso scolastico Primaria e Infanzia della frazione centrale di Acquasanta Terme.
Parlando dopo alla stampa presente: "È bello essere qui - riferisce picenotime.it -. Serve a tutti essere presenti nel territorio, anche a noi per conoscerlo. È importante far sentire la nostra presenza in zone dove sono successe cose molto pesanti. Ho vissuto fisicamente il terremoto di Modena ed è qualcosa di tragico che ti porti avanti nel tempo. Qui troviamo un esempio di come, rimboccandosi le maniche e non piangendosi addosso, si raggiugono gli obiettivi e si guarda avanti. Lo sport è bello perché veicola messaggi positivi, qui ci hanno accolto con cori da ultras nonostante la giovane età. Ci siamo resi conti ancora una volta come per la passione dell'Ascoli venga vissuta non solo in città ma in tutto il territorio. L'entusiasmo che questi ragazzi mettono nel cantare testimonia come l'affetto per i colori bianconeri gli sia stata trasmessa dalle famiglie, dai genitori e dai nonni. Rammarico per non aver centrato i playoff? Sono convinto che il nostro gruppo fosse forte, abbiamo provato a dare tutto. Forse qualcosa in più potevamo farlo ma non siamo stati fortunatissimi negli episodi. Bisogna guardare avanti senza avere alcun tipo di rammarico, ci siamo impegnati e ci abbiamo provato fino agli ultimi minuti. Questa deve essere la base per tutti, a prescindere da dove e da come, per trasformare questa insoddisfazione in una voglia di fare ancora meglio e migliorarsi sempre".
Parlando dopo alla stampa presente: "È bello essere qui - riferisce picenotime.it -. Serve a tutti essere presenti nel territorio, anche a noi per conoscerlo. È importante far sentire la nostra presenza in zone dove sono successe cose molto pesanti. Ho vissuto fisicamente il terremoto di Modena ed è qualcosa di tragico che ti porti avanti nel tempo. Qui troviamo un esempio di come, rimboccandosi le maniche e non piangendosi addosso, si raggiugono gli obiettivi e si guarda avanti. Lo sport è bello perché veicola messaggi positivi, qui ci hanno accolto con cori da ultras nonostante la giovane età. Ci siamo resi conti ancora una volta come per la passione dell'Ascoli venga vissuta non solo in città ma in tutto il territorio. L'entusiasmo che questi ragazzi mettono nel cantare testimonia come l'affetto per i colori bianconeri gli sia stata trasmessa dalle famiglie, dai genitori e dai nonni. Rammarico per non aver centrato i playoff? Sono convinto che il nostro gruppo fosse forte, abbiamo provato a dare tutto. Forse qualcosa in più potevamo farlo ma non siamo stati fortunatissimi negli episodi. Bisogna guardare avanti senza avere alcun tipo di rammarico, ci siamo impegnati e ci abbiamo provato fino agli ultimi minuti. Questa deve essere la base per tutti, a prescindere da dove e da come, per trasformare questa insoddisfazione in una voglia di fare ancora meglio e migliorarsi sempre".
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