
Atalanta da record: difesa blindata e attacco stellare
Quando si pensa all'Atalanta di Gian Piero Gasperini, è naturale focalizzarsi sul gioco spumeggiante e sul gran numero di reti segnate. Eppure quest’anno, tra i numeri da incorniciare, brilla una statistica insolita per la squadra nerazzurra: quella della difesa meno battuta degli ultimi nove anni. Un risultato che conferma la maturità tattica raggiunta dalla Dea e che si prepara a entrare nella storia del club.
MENO DI UN GOL A PARTITA – La retroguardia atalantina ha incassato finora appena 34 gol, una media inferiore alla rete per gara, dato che non si vedeva da decenni. Salvo improbabili disfatte nella giornata conclusiva contro il Parma, il muro difensivo bergamasco resterà il migliore del ciclo Gasperini e il più solido dalla stagione 2017/18, quando i gol subiti furono 39. Per comprendere l’importanza di questo dato, basta guardare gli ultimi campionati nerazzurri: 48 reti incassate nel 2019/20 e nel biennio 2021-2023, 47 nel 2020/21 e 46 nel 2018/19. Un salto di qualità netto, che dimostra come la Dea abbia finalmente trovato il giusto equilibrio tra la fase offensiva e quella difensiva.
TRA LE MIGLIORI DI SEMPRE – La stagione 2023/24 sta per concludersi con numeri che possono essere definiti storici - sottolinea, analizzando i dati statistici L'Eco di Bergamo -. Solo in altre cinque occasioni, infatti, l’Atalanta ha chiuso un campionato con meno di una rete subita a partita. Se domenica contro il Parma la squadra non subisse gol, la media si abbasserebbe ulteriormente a 0,89 reti per gara. Attualmente, con 0,92 reti incassate a partita, la squadra bergamasca vanta la quarta miglior media difensiva di sempre, dietro soltanto alle stagioni memorabili del 1964/65 (0,82 con 28 gol in 34 gare), 1971/72 e 1985/86 (entrambe con 26 gol subiti in 30 partite, media di 0,87). Per mantenere questa prestigiosa quarta posizione, basterà non incassare più di un gol domenica.
ATTACCO DA SOGNO – Ma ciò che rende unico questo campionato è la straordinaria combinazione tra una difesa impenetrabile e un attacco prolifico. L’Atalanta ha segnato fino a oggi 76 gol, un dato vicino al record assoluto del club e certamente tra i migliori di sempre. Nelle stagioni precedenti, una difesa così ermetica era accompagnata solitamente da un attacco ben più avaro: nel 1985/86, ad esempio, i gol incassati furono soltanto 26, ma quelli segnati appena 27. Quest'anno invece la squadra di Gasperini ha trovato l'equilibrio perfetto, con quasi tre volte i gol segnati rispetto a quella celebre stagione degli anni Ottanta. Un risultato che rappresenta il meglio della filosofia offensiva della Dea, finalmente accompagnata dalla solidità difensiva.
RECORD DI IMBATTIBILITÀ – Anche sotto l’aspetto dei clean sheet (partite senza subire reti), la stagione attuale è vicina a scrivere un record. Con la porta inviolata per 15 volte finora, l’Atalanta potrebbe eguagliare il primato storico di 16 partite senza gol al passivo, stabilito nel 2016/17, il primo anno della gestione Gasperini. Un dato che coinvolge direttamente Marco Carnesecchi, autore di 13 di questi clean sheet, e che nonostante l’ottima stagione non potrà eguagliare i record assoluti di Fabrizio Ferron (15 gare in Serie A senza subire gol nel 1989/90) e di Pierluigi Pizzaballa (15 nel 1964/65). Tuttavia, considerando tutte le competizioni stagionali, Carnesecchi potrebbe raggiungere il record di Ferron con 19 partite complessive a porta inviolata (ora è a 18).
UN’ANNATA CHE FA LA STORIA – In conclusione, quella dell’Atalanta 2023/24 resterà negli annali come un esempio perfetto di calcio totale, con una squadra in grado di segnare tanto e concedere pochissimo. Domenica contro il Parma non sarà soltanto l’ultima giornata di campionato, ma la possibilità concreta di fissare un primato destinato a rimanere impresso per anni. Una stagione che non è solo grande calcio, ma pura storia nerazzurra.






