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Retroscena Bernardeschi e il rimpianto Atalanta: quando i soldi non fanno la felicitàTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Oggi alle 17:37Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com
fonte Andrea Losapio

Retroscena Bernardeschi e il rimpianto Atalanta: quando i soldi non fanno la felicità

Nel 2022 aveva accordo con l'Atalanta per 4 stagioni. Tre anni dopo il "grande salto" in MLS, l'ex Juve torna sul mercato: ha fatto davvero la scelta giusta?

Nell'estate 2022, Federico Bernardeschi aveva davanti a sé un bivio cruciale per il futuro della sua carriera. Da un lato l'opportunità di rilanciarsi in una realtà come l'Atalanta, un quadriennale da 3,5 milioni l’anno già concordato, e dall'altro la tentazione esotica e milionaria della Major League Soccer. La storia, ormai nota, ha visto prevalere Toronto, una scelta economicamente gratificante ma sportivamente controversa.

BERGAMO, TRENO PERSO - Oggi, ripercorrendo a ritroso quel momento, emerge con forza la sensazione che l'Atalanta avrebbe potuto rappresentare per Bernardeschi il treno giusto per raggiungere quella dimensione calcistica che dopo la Juventus sembrava essere a portata di mano. Nonostante l'ottavo posto in campionato e l'assenza dalle coppe europee di allora, la società nerazzurra era ritenuta dall'entourage dell'attaccante un'opzione valida, addirittura più stimolante di Napoli e Olympique Marsiglia, anch'esse alla finestra.

IL MIRAGGIO AMERICANO - Eppure, alla fine, la scelta di Federico cadde sull’avventura americana. Quasi diciannove milioni di dollari incassati in tre anni (6,3 a stagione) sono sicuramente un tesoro invidiabile, ma ora che Bernardeschi—trentunenne e con molti dubbi da sciogliere—guarda nuovamente verso l'Europa, viene spontaneo chiedersi se quei soldi siano valsi davvero la rinuncia a obiettivi sportivi di prestigio. Nel frattempo, ironia della sorte, l'Atalanta ha alzato al cielo un'Europa League e ha centrato due volte la qualificazione in Champions.

UNA DOMANDA, MILLE DUBBI - Proprio poco dopo la sua firma con Toronto, Bernardeschi rispondeva provocatoriamente ai critici: «Se fra cinque anni la MLS diventerà il campionato più importante al mondo, allora la mia scelta la definirete un passo avanti o un passo indietro?». Una domanda che oggi, con il calcio globale impegnato in una corsa frenetica verso l'Europa e con un Mondiale per Club che ha ridisegnato le gerarchie, appare quantomeno ingenua. La Major League Soccer è cresciuta, certo, ma ben lontana dal diventare il "primo campionato al mondo".

RITORNO AL FUTURO - Ora Bernardeschi ha davanti a sé una nuova pagina da scrivere. Tornare in Europa non sarà facile, soprattutto per un calciatore che deve riconquistare credibilità e dimostrare di non essersi smarrito tra ingaggi da superstar e partite oltreoceano. La sfida di oggi è tutta sua, e la scelta che fece tre anni fa si trasforma inevitabilmente in un punto interrogativo grande quanto una carriera ancora da definire.

Bernardeschi, dopo l'illusione americana, è pronto a scendere dall'Olimpo dei milioni per tornare a respirare l'aria pura della competizione vera. Resta solo una domanda: il calcio europeo è ancora disposto ad aspettarlo?