La mossa di Marotta non basta: Thuram conferma, spaccatura Inter. E Chivu...

Beppe Marotta, da grande comunicatore qual è, ci ha provato. Dopo l’uscita di Lautaro Martinez, da capitano che non si è preoccupato troppo di spaccare lo spogliatoio, il presidente dell’Inter ha tentato di direzionare il “fuoco” mediatico su Hakan Calhanoglu. Il centrocampista turco, già in odore di cessione, e che aveva infastidito non poco i vertici nerazzurri per le mancate smentite alle dichiarazioni di genitori, amici, barbieri vari, sembrava il bersaglio perfetto delle parole del Toro. Che però, e gli sviluppi social delle ultime ore lo confermano, faceva un discorso più ampio.
Non è solo un like. Il post di Calha, che su Instagram non ha nascosto il proprio disappunto per le parole di Lautaro e Marotta, ha attirato pollicioni. Quello, evidentemente avvelenato, di Gaia Lucariello, moglie di Simone Inzaghi, ma anche quello di Marko Arnautovic, il più vicino in assoluto a Calhanoglu tra i giocatori dell’Inter 2024/2025. L’austriaco non è più in rosa, a differenza di Marcus Thuram. E il like dell’attaccante francese non si può considerare soltanto sfuggito, ma ha un peso specifico non indifferente: certifica che l’amarissimo finale di stagione ha segnato l’Inter, che il tempo della resa dei conti è ormai arrivato.
Chivu non ha colpe. L’ultimo dei responsabili, evidentemente, è il nuovo allenatore nerazzurro. Eredita una situazione delicata, e il Mondiale per club ha messo in salita la sua avventura interista da tanti punti di vista. Adesso, però, toccherà a lui - con il supporto dei dirigenti, ovviamente - rimettere insieme i cocci infranti dall’avventura statunitense. Questa notte la squadra rientrerà a Malpensa, poi inizieranno le ferie dei giocatori (alcuni, a partire dallo stesso Lautaro, eviteranno direttamente iil rientro a Milano) e il 23 luglio è prevista la ripresa dei lavori. Con una certezza: Monaco ha segnato un prima e un dopo, anche nei rapporti personali, e l’Inter non può fare finta che non sia così.
