Palladino a Sky: "Ripartire da Napoli è un segno del destino"
Raffaele Palladino comincia la sua avventura nerazzurra sotto i riflettori più emozionanti: quelli del Maradona, nel cuore della città dove è nato. Emozione, responsabilità e una rotta chiara per la sua Atalanta: ripartire subito, con idee nuove e mentalità rinnovata.
LE SENSAZIONI – Palladino racconta il peso emotivo del suo ritorno al Maradona, definendolo un segno del destino. Il tecnico, che ha avuto quindici giorni per entrare nel gruppo, mette in evidenza ciò che lo ha colpito di più: la qualità tecnica e soprattutto quella morale dei giocatori della Dea, un patrimonio su cui costruire una nuova identità.
MENTALITÀ – Palladino spiega a Sky Sport, prima del match, che lavorare sulla testa della squadra è inevitabile dopo un cambio in panchina: «Quando arriva un nuovo allenatore c’è sempre un po’ di delusione, ma bisogna resettare e ripartire con forza e autostima». Una ripartenza mentale che per lui rappresenta la base per esprimere il vero valore del gruppo.
OBIETTIVI – Il tecnico sottolinea il valore del lavoro svolto dalla società negli ultimi anni, definendola una realtà straordinaria e dal forte spirito familiare. Aggiunge che, insieme ai tifosi, servirà unità totale per portare la squadra più in alto possibile: «Siamo tredicesimi e non va bene, bisogna risalire». Parole che fissano senza mezzi termini la missione immediata.
Per Palladino, iniziare proprio da Napoli non è una semplice coincidenza: è un messaggio del destino. Ora la nuova Atalanta deve trasformare questa energia in risultati, perché la scalata può partire solo da una convinzione: unirsi, pedalare e ritrovarsi.
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