
Ahanor pronto al salto con l’Atalanta: "Sogno un gol in Champions"
Determinato, tranquillo e pronto per il grande passo. Honest Ahanor, 17 anni ancora da compiere, racconta con entusiasmo e maturità sorprendente la sua nuova vita all’Atalanta. Un trasferimento importante, accolto con consapevolezza e l’obiettivo dichiarato di lasciare subito il segno.
NESSUN TIMORE - La prima cosa che colpisce, ascoltandolo, è la sicurezza con cui affronta una sfida grande come quella della Champions League: «Non provo paura, solo entusiasmo. Giocare contro i migliori d’Europa è un’occasione da cogliere. Sono in un ambiente sereno, con compagni fantastici. Se c’è pressione, ben venga: mi aiuterà a crescere».
IL PERCORSO E LE ORIGINI - Nato ad Aversa e cresciuto calcisticamente a Genova, Ahanor ricorda con affetto gli inizi nella scuola calcio dell’abbazia, prima del salto nelle giovanili del Genoa: «Avevo solo un anno quando ci siamo trasferiti da mia madre. A Genova sono cresciuto, ho imparato tutto. Dopo tre anni di calcio a sette, il Genoa mi ha notato e da lì è iniziato il mio percorso».
RUOLO E VERSATILITÀ - La sua giovane carriera è sempre stata caratterizzata dalla capacità di adattarsi: «Sono cresciuto come centrale difensivo, ma negli anni mi sono abituato anche a giocare come terzino, sia quarto che quinto. Adesso con mister Juric sto lavorando per migliorare ancora di più in tutti i reparti difensivi: voglio diventare completo».
GESTIRE LE PRESSIONI - Il suo prezzo? Nessun peso, semmai una motivazione: «Il valore del cartellino non mi condiziona. È solo la prova della fiducia che l’Atalanta ripone in me - confida -. Non devo pensare ai numeri ma soltanto al campo e a crescere come calciatore e come persona».
LA FAMIGLIA E L'ADATTAMENTO - Non nasconde le difficoltà iniziali nel lasciare casa, soprattutto per la madre: «All’inizio è stato complicato convincerla, ma ha capito che questa era l’occasione della mia vita. Qui a Bergamo mi sento già a casa, ho trovato un ambiente ideale per crescere e maturare».
LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA - Diversi club lo avevano cercato, ma per Ahanor l’Atalanta rappresentava la scelta naturale: «Sono consapevole che molti mi volevano, ma qui il progetto è perfetto per me. È una società che sa come valorizzare i giovani e permette di sbagliare per imparare. Per me Giorgio Scalvini è un modello da seguire, dimostra cosa significhi crescere bene».
JURIC E LA PRIMA SQUADRA - L’impatto con Juric lo ha impressionato soprattutto sul piano fisico e dell’intensità: «La differenza con le giovanili è notevole. Juric pretende tanto, soprattutto sul piano atletico, e lo vedo ogni giorno in allenamento. Questa è la mia prima esperienza di ritiro con una prima squadra e già capisco quanto possa farmi migliorare».
SOGNI DA CHAMPIONS - Il giovane talento ha chiaramente espresso il suo desiderio più grande: «Voglio fare bene in campionato per ripagare la fiducia di tutti. Ma se penso al sogno più grande, quello che vorrei realizzare davvero, è segnare un gol in Champions League. Sarebbe incredibile».








