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Lookman, il mistero dietro al sorriso: chi è davvero l'uomo che ha scatenato la tempesta a Bergamo?TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 22:50Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Lookman, il mistero dietro al sorriso: chi è davvero l'uomo che ha scatenato la tempesta a Bergamo?

Schivo, determinato e legatissimo alle radici: viaggio nella vita privata dell'attaccante che ora ha voltato le spalle all'Atalanta

C’è qualcosa di sorprendente, quasi contraddittorio, dietro al sorriso educato e un po’ sfuggente di Ademola Lookman. L'attaccante nigeriano dell'Atalanta, diventato improvvisamente protagonista di una controversia clamorosa con il club, ha sempre mantenuto un profilo basso fuori dal rettangolo verde, lasciando trasparire ben poco del proprio privato. Eppure, nelle ultime ore, il ragazzo riservato e amato dalla tifoseria bergamasca si è trasformato nel protagonista di una vera e propria crisi sportiva e mediatica.

UNA GUIDA CONTROCORRENTE - Un particolare curioso emerge dai giorni bergamaschi di Lookman - scrive Gazzetta.it -: nonostante tre anni trascorsi in Italia, il calciatore non ha mai cambiato la sua abitudine tipicamente inglese di guidare a destra. I tifosi che aspettano fuori da Zingonia per una foto o un autografo hanno ormai imparato a cambiare lato rispetto al solito, testimoniando così quanto Mola – come lo chiamano affettuosamente a Bergamo – abbia mantenuto vive certe tradizioni anglosassoni.

LA FAMIGLIA E LA FEDE, PILASTRI DELLA SUA VITA - Per conoscere veramente Lookman è necessario entrare in una sfera più intima: il forte legame con la famiglia e la religione. La fede in Dio ha sempre caratterizzato i suoi momenti più importanti, con ringraziamenti e dediche sincere dopo ogni traguardo. I genitori, figure cruciali nella sua crescita personale e sportiva, sono spesso stati visti sugli spalti del Gewiss Stadium, soprattutto il padre, presenza fissa a sostegno del figlio in ogni match casalingo.

UN PROFESSIONISTA DENTRO E FUORI DAL CAMPO - Della sua vita fuori dal campo si sa pochissimo, ed è un riserbo che lui stesso ha sempre voluto mantenere. Durante le ultime vacanze estive, trascorse tra Stati Uniti, Portogallo, Dubai e la natia Nigeria, non ha mai smesso di allenarsi. Ad accompagnarlo c'era Sven De Weerdt, personal trainer di fiducia che lo segue da anni e che festeggiò con lui anche la storica vittoria dell’Europa League a Dublino. Una conferma ulteriore della sua etica del lavoro impeccabile, che gli ha permesso di arrivare ai massimi livelli.

L'AGENZIA DEI CAMPIONI - Non è casuale che dietro la carriera di Lookman ci sia una delle agenzie più prestigiose d'Europa, la tedesca Roof con sede in Baviera. Un team che rappresenta grandi stelle del calcio mondiale come Virgil Van Dijk, Kai Havertz, Karim Adeyemi e Serge Gnabry, e che quest’estate ha già mosso decine di milioni con trasferimenti importanti come quello di Kudus al Tottenham. Chissà che il prossimo non sia proprio Lookman.

"MOLA MIA", DALL'AMORE AL RISENTIMENTO - Un gioco di parole col dialetto bergamasco, quel "Mola mia" ("non mollare mai") che si legava perfettamente al suo nome e alla determinazione mostrata in campo. Un motto che aveva reso Ademola idolo della tifoseria nerazzurra, che oggi però lo vive come un doloroso tradimento dopo l'esplicito desiderio del calciatore di lasciare Bergamo.

Una contraddizione che brucia, e che costringerà l'Atalanta e il suo pubblico a riflettere sul futuro. Perché dietro un sorriso educato, si nascondono sempre molte più sfumature di quanto sembri. E oggi, purtroppo per i nerazzurri, quelle sfumature sono diventate ombre.