
Lookman, ritorno di fiamma: l’Atalanta ritrova il suo uomo più atteso
Certe storie sembrano destinate a chiudersi nel peggiore dei modi, salvo poi regalare l’ennesimo colpo di scena. Il caso Lookman è stato la telenovela dell’estate atalantina: allenamenti solitari, voci di mercato, la ribellione social, la sensazione che la rottura fosse definitiva. Invece, il nigeriano è tornato in gruppo. Con un tempismo che non è casuale, ma che porta con sé più di una riflessione.
UN RIENTRO NECESSARIO – Il club nerazzurro nel consueto bollettino è stato stringato quanto diretto specificando il rientro dell'attaccante nigeriana in gruppo. Perché la verità è semplice: la Dea ha bisogno del suo giocatore più decisivo, l’unico in grado di spostare gli equilibri in attacco. Juric, che negli ultimi giorni ha ascoltato il giocatore e i suoi compagni, non poteva permettersi di rinunciare ancora a lui.
UN PATTO DA VERIFICARE – Che cosa abbia portato alla ricucitura non è chiaro. Si parla dell’intervento diretto di Stephen Pagliuca, mediazione che di certo potrebbe aver toccato anche toni di rassicurazioni di vario genere, dall'aspetto economico oppure manageriale per una sua possibile cessione futura. Ma resta un punto fermo, quel che più conta ora: Lookman ha accettato di tornare a disposizione e l’Atalanta lo ha accolto senza proclami, come a dire che l’importante è ripartire. Quanto durerà questa tregua, però, è tutto da scoprire.
IL PESO DEL CAMPO – Domenica a Torino Juric dovrà decidere di convocarlo subito e averlo subito a disposizione considerando che davanti, Juric, potrebbe perdere Charles De Ketelaere (problema all'adduttore). Il Pallone d’Oro africano è pronto a tornare, il popolo nerazzuro è diviso ma potrà rivederlo tra due sfide e chissà che da qui al suo rientro allo Stadio di Bergamo, qualcosa potrà esser smussato anche da chi certamente non dimenticherà il fatto di aver 'nascosto' con un click la maglia della Dea.
L’Atalanta lo sa, Lookman lo sa, i tifosi lo sanno. Ora c’è un campionato da giocare e un girone di Champions da onorare e punti da collezionare. Ora come ora, dobbiamo anche essere sinceri, l'Atalanta senza di lui perde troppo. La Dea ritrova il suo campione, sta ora al campione riconfermare quanto ci sapeva fare.






