
Oriocenter, il ritorno alle origini: Percassi e Generali scommettono sul futuro
Un’alleanza tra due protagonisti di primo piano, il Gruppo Percassi e Generali Real Estate, ridisegna il destino di Oriocenter. Con un investimento da 470 milioni di euro, le due realtà hanno rilevato dal gruppo tedesco Commerz Real la proprietà del centro commerciale alle porte di Bergamo. La nuova gestione avverrà attraverso un fondo paritetico: il 50% in capo al gruppo bergamasco, il restante a un veicolo paneuropeo gestito da Generali Real Estate, specializzato in dominant shopping centers. Restano invece fuori dall’operazione la più recente food court, il complesso Uci Cinemas e l’Nh Hotel Orio, già controllati da Percassi.
UN RITORNO ALLA CASA MADRE – Oriocenter torna così, almeno in parte, alle origini. È infatti Percassi ad aver curato la property management del centro fin dalla sua inaugurazione nel 1998, un’attività che continuerà a svolgere. Generali Real Estate assumerà invece il ruolo di asset manager, con la responsabilità di guidare le strategie di sviluppo e innovazione. L’intesa riporta il mall a un equilibrio tra continuità e rilancio, con l’ambizione di rafforzare ulteriormente la sua posizione di leadership in Italia e in Europa.
IL GIGANTE DELLO SHOPPING – I numeri raccontano la portata del colosso. Con 105mila metri quadrati di superficie, 300 negozi, 57 punti ristoro, due food court, un ipermercato, 14 sale cinematografiche e oltre 7mila posti auto, Oriocenter è il centro commerciale più grande d’Italia e tra i più imponenti d’Europa. Collegato direttamente all’aeroporto internazionale “Il Caravaggio”, ha registrato nel 2024 circa 12 milioni di visitatori. Una crescita costante nel tempo, con ampliamenti significativi nel 2004 e nel 2017, che hanno portato a un’offerta sempre più ampia e diversificata.
NUOVE RISORSE, NUOVE STRATEGIE – L’accordo è destinato a imprimere una svolta. «Grazie a questa acquisizione, Oriocenter potrà contare su nuove risorse e competenze, implementando strategie innovative per migliorare l’esperienza dei clienti e attrarre un pubblico sempre più ampio», si legge nella nota diffusa al termine dell’operazione. L’obiettivo dichiarato è chiaro: consolidare il mall non solo come polo commerciale, ma anche come hub di intrattenimento e cultura, con un modello capace di adattarsi ai cambiamenti dei consumi e del tempo libero.
PERCASSI E GENERALI, DUE VISIONI COMPLEMENTARI – Da una parte, il gruppo Percassi, che ha fatto dello sviluppo e della gestione di reti commerciali il proprio marchio di fabbrica, con brand in franchising che spaziano dal fashion (Nike, Jordan, Lego, Victoria’s Secret, Armani Exchange, Saint Laurent, Garmin) al food (Starbucks), passando per partecipazioni di rilievo come Kiko e Atalanta Bergamasca Calcio. Dall’altra, Generali Real Estate, tra i maggiori gestori immobiliari al mondo con oltre 36 miliardi di asset in gestione, presente con unità operative nelle principali città europee. Due modelli di business diversi ma perfettamente complementari.
I CONSULENTI DELL’OPERAZIONE – Dietro le quinte - riporta L'Eco di Bergamo -, una schiera di advisor di primo livello. Percassi si è avvalso della divisione Imi Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo e di Cushman & Wakefield, oltre che di Gatti Pavesi Bianchi Ludovici come advisor legale. Generali Real Estate ha coinvolto Chiomenti per gli aspetti legali e fiscali, insieme a Yard Reaas per la consulenza tecnica e ambientale. Una cabina di regia complessa, che ha garantito la chiusura di un’operazione tra le più rilevanti degli ultimi anni nel settore retail italiano.
L’acquisizione di Oriocenter segna un nuovo capitolo per il mall bergamasco. Percassi e Generali Real Estate non si limitano a un passaggio di quote, ma puntano a rilanciare il centro con un progetto di lungo periodo. È un ritorno alle radici e insieme una proiezione verso il futuro, con l’ambizione di confermare Oriocenter come simbolo non solo dello shopping, ma di un nuovo modo di vivere il tempo libero.





